La seconda giornata della trentesima edizione di Umbria Jazz Winter si apre con i Funk Off, che, marciando lungo tutto il Corso Cavour, coinvolgono la città con il loro brio e la loro inesauribile energia.
Durante il percorso, si fermano per una tappa musicale al carcere di Orvieto, per portare un po’ della loro allegria a coloro che vi sono reclusi.
Alle 12.00 il Museo di arte moderna “Emilio Greco” ci accoglie per assistere ad un concerto intimistico ed elegante: il collaudato duo di fuoriclasse, gli americani Steve Wilson e Lewis Nash. Sassofono e batteria per una performance musicale bella, unica ed emozionante: le pennellate del sax di Wilson e i tocchi sapienti sui tamburi di Nash fanno letteralmente sognare, trasportandoci in un’altra dimensione.
Da non perdere il loro ultimo lavoro discografico, ad etichetta Red Records, che ha fissato nel tempo una loro preziosa esibizione live della edizione 21 di UJW, tenutasi nella medesima location.
Dopo un veloce break mangereccio ci rechiamo al Palazzo dei Sette per un triplo appuntamento: alle 14.30 ci facciamo letteralmente coinvolgere dall’allegria degli Sticky Bones, band italiana che propone un variegato repertorio ispirato dalla tradizione americana di un jazz ancora alle origini. Suoni arcaici come quello della washing board – la tavoletta lavapanni in legno, opportunamente modificata per divenire uno strumento musicale – si fondono con quelli del banjo e del contrabbasso per un risultato eccezionale.
La scaletta ci presenta brani tratti dal loro ultimo CD “Whoop it up!” ed il pubblico si entusiasma con Too late, Top of the town, Take me to the land of jazz, Percolatin’ blues e Shake that thing: che energica allegria, wow!
Alle 16.00 cambio palco a favore della carezzevole e suadente voce di Nick the Nightfly e del suo collaudato quintetto. La simpatia ed il carisma di Nick – scozzese trasferitosi in Italia nel 1982 – sono caratteristiche innate, permeate dalla sua pluriennale esperienza radiofonica a Radio Montecarlo, dai cui microfoni conduce con grandissimo successo Montecarlo Night, trasmissione di spicco della rete.
Alternando brani in lingua inglese come Stepping out di Joe Jackson e This is the life con italianissime hit come Senza Fine e Banane e Lamponi, Nick offre occasioni alla sua band di grandi musicisti per esprimere tutto il loro grande talento: Amedeo Ariano alla batteria, Jerry Popolo al sax tenore, Pietro Lussu al pianoforte e Francesco Puglisi al contrabbasso sono la ciliegina sulla torta di questo ensemble.
Alle 17.30 nuovo cambio palco a favore di Accordi Disaccordi, il trio torinese che letteralmente ci conquista con i suoi ritmi di gitan jazz, ispirati al genio di Django Reinhardt.
La strepitosa bravura di Alessandro Di Virgilio alla chitarra solista, accompagnato dai sopraffini Dario Berlucchi alla chitarra ritmica e Dario Scopesi al contrabbasso ci lasciano ancora una volta senza parole.
La loro inesauribile bravura ed energia, ci catapultano in un mondo di vorticose e veloci note, che generano fiammanti emozioni, mentre si dipanano i brani, tutti rigorosamente originali, che vedono addirittura rompersi – per la grandissima energia concentrata nell’ esibizione – la corda di La della chitarra di Scopesi, nonché l’esecuzione del brano finale…stando in piedi sulle sedie! Fenomenali!!!
Mentre ci ritiriamo per un piccolo break, ci imbattiamo nel finale del concerto dei Funk Off, che concludono la loro marciante serale con la sempre coinvolgente Uh, Yeah!: come non fermarsi a ballarla e cantarla con loro? Impossibile!
Alle 21.00 al Teatro Mancinelli è di scena un doppio concerto, una delle perle di questa edizione di Umbria Jazz Winter: Fabrizio Bosso, trombettista dalla bravura e dal talento stellari, ospita il virtuoso clarinettista Nico Gori per un emozionante viaggio in We Wonder, il loro lavoro discografico ispirato dal repertorio di Stevie Wonder.
L’ eleganza del pianista Julian Oliver Mazzariello, il talento del contrabbassista Jacopo Ferrazza e l’arte del batterista Nicola Angelucci si fondono insieme in maniera perfetta, per regalarci una performance strepitosa, che entusiasma letteralmente una platea sold out.
Cambio palco per ascoltare il grandissimo sassofonista Joe Lovano e la Umbria Jazz Orchestra in un riuscito tributo al talento di Wayne Shorter. La conduzione orchestrale di Michael Gibbs e la presenza di ben tre ospiti speciali quali Peter Washington al contrabbasso, Steve Wilson al sassofono e Lewis Nash rendono ancora più particolare ed unica questa esperienza musicale, che chiude in bellezza la nostra seconda giornata di festival.