BRIGHT MAGUS | Jungle Corner

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BRIGHT MAGUS
Jungle Corner
IRMA Records
2023

Tra i padri riconosciuti del jazz pochi hanno saputo vivere più intensamente le diverse stagioni del proprio tempo, rinnovandosi nella propria espressione artistica più e più volte, creando, di volta in volta, delle vere e proprie nuove scuole di pensiero, capaci di essere ancor oggi attuali, come seppe fare Miles Davis.

Ancor oggi, infatti, attenti studiosi, ricercatori e cultori degli insegnamenti del grande trombettista americano continuano a coltivare ed a scoprire nuovi percorsi espressivi prendendo spunto dalle tracce lasciate dei lavori scaturiti dalla sua inesauribile fantasia.

E’ stato proprio così che il bassista Giovanni Calella e il batterista Leziero Rescigno hanno partorito l’idea della nuova formazione “ad hoc”, creata proprio all’insegna della stima e della passione comune per il grande Miles, chiamata Bright Magus.

Già qui è fin troppo chiaro il riferimento a Dark Magus, il doppio album live “elettrico” che  Davis registrò alla Carnegie Hall di New York nel 1974, contraddistinto da uno stile fusion, un jazz rock con ampio uso di improvvisazione e di strumenti elettrici, proprio come Calella e Rescigno stavano immaginando di fare in questo nuovo progetto, dal titolo Jungle Corner, anche in considerazione della spinta ritmica che intendevano dare al lavoro, proponendo composizioni nuove ma dichiaratamente ispirate.

Ma un bassista ed un percussionista non avrebbero potuto mai realizzare da soli l’idea di riproporre le atmosfere magiche dei famosi quintetti di Miles, c’era bisogno di trovare dei collaboratori, oltre che tecnicamente ed artisticamente validissimi, all’altezza di confrontarsi con lo stile del grandissimo trombettista nonché conoscitori ferrati dell’argomento, uniti dal collante della passione.

La scelta è quindi caduta sul trombettista Gianni Sansone, il quintetto si è poi completato con Alberto Turra alla chitarra elettrica e Mauro Tre alle tastiere, tutti appassionati conoscitori – è il caso di dire “innamorati” – del mondo artistico di Davis, con l’adeguata levatura artistica e “culturale” che permettesse di omaggiarne l’arte e di rievocarne lo spirito artistico immedesimandosi pienamente della sua idea comunicativa.

Il brano di apertura – l’unico non originale ma che dichiara fin da subito le intenzioni del progetto – è Selim/Miles, che ri-propone il brano di Davis riletto con lo sguardo e la sensibilità, direi l’affetto, del quintetto nel suo insieme; altra caratteristica dell’album è, infatti, quella di essere stato registrato completamente in “live”, dopo un breve periodo di prove per affinare l’interplay, lasciando a ciascuno i propri spazi di autonomia e di improvvisazione.

Seguono altri cinque brani del tutto originali, dove alla composizione si alternano i componenti del gruppo variamente combinati tra loro, unica presenza costante quella di Mauro Tre, un musicista di grande pregio e valore, a mio avviso troppo spesso sottovalutato e trascurato. Da sottolineare particolarmente l’ottima prestazione del trombettista Gianni Sansone che riesce a far rivivere le emozioni del soffio di Miles, i perfetti contrappunti della chitarra distorta di Turra e la pressante base ritmica di Rescigno e Calella che, evocando mistero ed emozioni psichedeliche, ben rappresentano l’atmosfera tribale e ancestrale che da il titolo al lavoro.

Esperimento, dunque, molto ben riuscito, direi perfino sorprendente.

 

Genere: Electronic, Progressive, Funk, Rock & Latin Jazz

Musicisti:

Mauro Tre, Rhodes Piano, Organ
Alberto Turra,  Electric Guitar
Gianni Sansone,  Trumpet, Percussions
Giovanni Calella,  Electric Basso, MS20 Moog
Leziero Rescigno,  Drums, Percussions
Special Guest:
Enrico Gabrielli, flute & clarinet

Tracklist:

01. Selim/Miles
02. Jungle Corner
03. Interlude
04. Lullaby For My Father
05. A-Way
06. Long Legs

Link:

IRMA Records