MARIO DONATONE | Blues is my bad medicine

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MARIO DONATONE
Blues is my bad medicine
Groove Master Edition
2022

E’ uscito lo scorso Febbraio per l’etichetta Groove Master Edition “Blues is my bad medicine”, ultima fatica discografica di Mario Donatone. Realizzato in collaborazione con la vocalist Giò Bosco, questo disco propone un viaggio alle origini del blues, un mondo forse sconosciuto ai più, ma che è stato seminale per la nascita della musica moderna.

Il repertorio scelto rende omaggio ai più importanti artisti della prima era del blues, dal Mississippi di Sleepy John Estes, Skip James, Robert Johnson, al Texas di Blind Lemon Jefferson, alla East Coast di Reverend Gary Davis. Sono questi i percorsi stilistici più importanti del primo blues che vengono rivisitati con una vocalità calda e ispirata, sorretta da un pianismo danzante ed evocativo. Non manca l’importante parentesi del blues femminile, quello di personaggi come Bessie Smith e Clara Smith, reinterpretate con una vena blues verace ed autentica da Gio’ Bosco.

L’unico brano originale è quello di apertura, Bad Medicine Blues, una moderna struttura di blues with a bridge. A questo lavoro, inoltre, è associato un libro che rappresenta un’assoluta novità nel campo della saggistica: “Blues che viaggiano in prima classe – la lunga strada della musica del diavolo dalle paludi del Delta al mondo del rock’n’roll”, pubblicato dalla casa editrice Aracne.

In questo saggio Donatone propone per la prima volta un’indagine completa su una musica mitica che parte dallo studio del suo linguaggio, analizzando quei legami invisibili con il rock, il jazz e tutte le altre espressioni più attuali. Lo fa affrontando in maniera interdisciplinare e analitica lo studio del blues, rivolgendo l’attenzione agli studenti di musica contemporanea e agli appassionati di questa materia.

Il testo analizza gli stessi brani interpretati nel disco, che rende giustizia anche ad alcuni personaggi che hanno saputo trasformare in un linguaggio urbano quel blues che avevano iniziato a cantare e suonare nei campi del Sud, diventando degli influenti innovatori della musica americana. Parliamo di Leadbelly, Lonnie Johnson, Sister Rosetta Tharpe, Big Bill Broonzy. Il disco si chiude con uno dei più importanti standard del boogie woogie pianistico, quell’Honky tonky train blues che fu ripescato a fine anni ’70 da Keith Emerson e che rappresenta un banco di prova per tutti i pianisti di blues.

Ecco cosa ha scritto Federico Zampaglione a proposito di Donatone e del suo lavoro nella prefazione del libro:

“Mario Donatone è il miglior pianista blues e soul con cui ho mai suonato. La scena italiana blues gli deve tantissimo, così come il sottoscritto. Questo libro è una tappa molto particolare della sua traiettoria di musicista sempre in prima linea rispetto alla musica neroamericana […] E’ una summa della sua esperienza di ascoltatore, musicista, cantante, accompagnatore di cantanti neri americani, direttore di coro gospel, che ha attraversato ben quattro decenni. Il suo amore per la più genuina espressione blues e soul nel tempo ha integrato sempre di più l’aspetto pedagogico con quello artistico. E in un’epoca in cui il jazz è entrato da qualche anno nell’accademia dei conservatori italiani mancava un’opera che offrisse alle nuove generazioni di studenti uno sguardo importante sul blues e sui suoi tanti aspetti culturali”

Questo doppio lavoro risulta essere quindi una tappa di ascolto e lettura fondamentale non solo per gli appassionati del genere, ma forse soprattutto per gli appassionati di musica in genere, che abbiano desiderio di conoscere le radici profonde di quello che ascoltiamo nel Ventunesimo secolo.

 

Musicisti:

Mario Donatone, piano e vocals
Giò Bosco, vocals

Tracklist:

01. Bad medicine blues (Donatone-Muoio)
02. Where did you sleep last night (trad.)
03. Worried life blues (Macedo)
04. Matchbox blues (Jefferson)
05. Nobody’s fault but mine (Johnson)
06. I’m so glad (James)
07. Tomorrow night (Coslow – Grosz)
08. Love in vain (Johnson)
09. Key to the highway (Segar)
10. I don’t know (Mabon)
11. Nobody knows you when you’re down and out (Cox)
12. This train (trad.)
13. Nobody knows the way I feel this morning (Delaney)
14. I’m gonna move out on the outskirts of town (Weldon)
15. Cocaine blues (Davis)
16. Honky tonky train blues (Lewis)

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Groove Master Edition