Maurizio Spennato, Autore presso Sound Contest https://www.soundcontest.com/author/ms7591sc/ Musica e altri linguaggi Thu, 18 Jan 2024 12:04:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 CLAUDIO ANGELERI feat. GIANLUIGI TROVESI | Concerto https://www.soundcontest.com/claudio-angeleri-feat-gianluigi-trovesi-concerto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=claudio-angeleri-feat-gianluigi-trovesi-concerto Thu, 18 Jan 2024 12:04:18 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=63598  Concerto è un progetto musicale molto originale, sia nella genesi che nella realizzazione, nella composizione, nell’interpretazione e nella proposizione dei brani che – fatta eccezione per la Lacrimosa tratto dalla Messa da Requiem op. 73 di Gaetano Donizetti – sono tutti frutto della genialità di Claudio Angeleri, “titolare dell’impresa”, pianista, compositore e arrangiatore, nonché […]

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CLAUDIO ANGELERI feat. GIANLUIGI TROVESI
Concerto
Dodicilune - IRD
2023

Concerto è un progetto musicale molto originale, sia nella genesi che nella realizzazione, nella composizione, nell’interpretazione e nella proposizione dei brani che – fatta eccezione per la Lacrimosa tratto dalla Messa da Requiem op. 73 di Gaetano Donizetti – sono tutti frutto della genialità di Claudio Angeleri, “titolare dell’impresa”, pianista, compositore e arrangiatore, nonché insegnante ed autore di libri di didattica musicale, con i testi di Alessia Marcassoli negli unici due brani cantati.

Il progetto, nato nell’ambito delle iniziative per celebrare Bergamo|Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, intende celebrare diversi personaggi che hanno saputo rendere illustre nei secoli i territori bresciani e bergamasco ciascuno con il proprio talento o conoscenza in ogni ambito, dalla scienza alla musica, dalla letteratura all’architettura e all’arte.

Affiancandosi il clarinettista Gianluigi Trovesi, che non necessita di presentazioni e col quale non è nuova la collaborazione in ambito artistico, Angeleri ha affrontato la sfida di vestire di musica, interpretare e raccontare il valore e l’importanza che hanno assunto nella storia personaggi, illustri e non, originari del territorio, della levatura di Arturo Benedetti Michelangeli nella musica, Niccolò Tartaglia nelle scienza matematiche, Michelangelo Merisi detto “il Caravaggio” nella pittura, Giacomo Costantino Beltrami nell’esplorazione di terre sconosciute, Giacomo Quarenghi nell’architettura e nella pittura, Gaetano Donizetti, genio indiscusso della musica classica, Torquato Tasso nella letteratura, assieme alle “donne comuni”, gente del popolo, protagoniste nella Resistenza.

Concerto nasce dunque come un’istantanea, la registrazione “unica” ed originale di un evento, di una delle tante rappresentazioni, tenutasi nell’Auditorium Modernissimo di Nembro (BG), nell’abito delle iniziative culturali legate alla Capitale Italiana della Cultura 2023.

Il CD, prodotto da Dodicilune  e disponibile anche sulle maggiori piattaforme digitali, è quindi una fotografia irripetibile – tra le tante possibili – dell’”attimo” che riunisce tutte la fasi di progettazione, di composizione e di rappresentazione, caratterizzata da qualche immancabile momento d’improvvisazione, indispensabile per rendere “viva“ e inimitabile qualsiasi esibizione.

Delle componenti “live” del concerto mancano (purtroppo!), a causa degli ovvi limiti del supporto, i testi, i racconti, le immagini, i video, e tutti gli elementi narrativi di contorno.

Spiccano invece, ben evidenti, tutte le talentuose doti di Angeleri che ha saputo coniugare nelle sue composizioni – complice le lunghe e approfondite esperienze acquisite in quasi tutti gli ambiti musicali – spunti stilistici diversi, rivenienti dal gospel come dalla musica popolare mediterranea con il jazz e la musica classica, momenti aritmici e atonali con il “bel canto” e con passaggi armonici e melodici e struggenti, facendo emergere in tutti gli ambiti la disinvoltura artistica e professionale dell’intero gruppo.

E ancora – è necessario sottolineare – la capacità di raccontare, attraverso la trasposizione in musica, la musica stessa con la scienza e le arti, la pittura con l‘architettura e la matematica, la letteratura con l’intraprendenza dell’esplorazione, in un singolare esperimento multidisciplinare (invero ottimamente riuscito).

Anche nella formazione dell’ensemble, Angeleri ha saputo riunire una band di professionisti accomunati da un afflato artistico di grande spessore, oltre al già citato Gianluigi Trovesi ai clarinetti, si sono affiancati Gabriele Comeglio al sax alto, Giulio Visibelli al sax soprano e flauto, Marco Esposito al basso elettrico, Matteo Milesi alla batteria, Nicholas Lecchi giovane sax-tenorista emergente ospite nel brano Ritratti, Paola Milzani solista vocale che ha curato anche la direzione del coro The Golden Guys.

Genere: Jazz – Classic – Contemporary

Musicisti:

Claudio Angeleri, Piano, Compositions
Gianluigi Trovesi, Alto & Piccolo Clarinet
Giulio Visibelli, Soprano Sax, Flute
Gabriele Comeglio, Alto Sax, Flute
Marco Esposito, Electric Bass
Matteo Milesi, Drums
Nicholas Lecchi, Tenor Sax (8)
Paola Milzani, Vocals

The Golden Guys Choir:
Candida Birolini, Claudia Busnelli, Silvia Santi, Elena Bettinsoli, Francesca Chiara Di Filippo, Elena Biagioni, Albina Doninelli, Francesca Facchinetti, Elisabetta Giordano, Beatrice Joyce Wahab, Michela Belotti, Arianna Carsana, Simona Romano, Guido Cremonino, Stefano Damaro, Nicola Legati, Marco Previtali, Uberto Tedoldi, Fabio Vitto, Tino Bertoli, Roberto Gandossi, Luca Monteverdi – Vocals (2, 5, 8)

Tracklist:

01. Il triangolo di Tartaglia (a Niccolò Tartaglia)
02. Lacrimosa (Gaetano Donizetti, Messa da Requiem, Op.73)
03. Arturo (ad Arturo Benedetti Michelangeli)
04. Light and dark (a Michelangelo Merisi Caravaggio)
05. Armida (a Torquato Tasso)
06. Ermitage (a Giacomo Quarenghi)
07. Roots (a Giacomo Costantino Beltrami)
08. Ritratti (alle donne della resistenza)

Link:

Dodicilune

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FELICE DEL GAUDIO | Molambo https://www.soundcontest.com/felice-del-gaudio-molambo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=felice-del-gaudio-molambo Tue, 19 Dec 2023 10:30:48 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=63248 Ci sono diverse sfaccettature di Felice Del Gaudio, volti e aspetti diversi acquisiti percorrendo in lungo e in largo tutti i sentieri della musica. La figura di bassista/contrabbassista che, assieme al batterista/percussionista, nella cosiddetta “sezione ritmica” di una band, è chiamato a creare tessuti musicali e tappeti armonici che facciano da supporto e sostegno agli […]

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FELICE DEL GAUDIO
Molambo
Caligola Records
2023

Ci sono diverse sfaccettature di Felice Del Gaudio, volti e aspetti diversi acquisiti percorrendo in lungo e in largo tutti i sentieri della musica.

La figura di bassista/contrabbassista che, assieme al batterista/percussionista, nella cosiddetta “sezione ritmica” di una band, è chiamato a creare tessuti musicali e tappeti armonici che facciano da supporto e sostegno agli altri strumenti.

Affiancando alcuni tra i più importanti musicisti del panorama artistico italiano ed internazionale Del Gaudio ha maturato in questo ruolo una non comune esperienza, confrontandosi disinvoltamente con ogni genere musicale e imparando ogni dettaglio di innumerevoli brani musicali, dal pop al rock, dal blues al latin e al jazz.

Difficile elencare i nomi dei personaggi con cui ha collaborato e gli eventi e festival internazionali a cui ha partecipato nei lunghi anni della sua carriera senza trascurarne qualcuno: dalla trasmissione International DOC Club su Rai 2 con Renzo Arbore e Gegè Telesforo a svariati festival nazionali e internazionali, Hengel Gualdi, Piergiorgio Farina, Alan Sorrenti, Riki Portera, Lucio Dalla, Bob Wilber, Joyce Yuille, Raphael Gualazzi, Daniele di Bonaventura, Biagio Antonacci, Amii Stewart, Roberto Vecchioni, Secondo Casadei, Caudio Lolli, Ginga, e certamente ne mancano ancora moltissimi.

C’è poi “l’altro” Felice Del Gaudio, quello jazzista in proprio, compositore, arrangiatore, creatore di una musica propria, dove il suo strumento è elevato al rango di solista, capace di produrre sia accordi articolati che melodie profonde e struggenti, nella maggior parte dei casi ispirate dalla Lucania, sua terra di origine sebbene egli sia da anni trapiantato a Bologna, dove svolge buona parte della sua attività.

Gli assoli al contrabbasso di Del Gaudio, mai scontati, mai “sopra le righe”, rapiscono l’ascoltatore per il potere introspettivo e la spiccata cifra comunicativa, ammantati di lirismo, a tratti di passione, a volte di mistero.

Dopo i successi degli album Lucania, Asilum, Home, La Via Lattea, Nostalgia, Desert, Vagabondo, è oggi la volta di Molambo.

Quest’ultimo suo lavoro prende il nome dall’unico brano non originale – un classico della musica latino-americana composto da Jaime Florence e Augusto Mesquita – inserito nell’album in omaggio alla sua particolare predilezione per la musica brasiliana; tutti gli altri brani sono originali, composti ed arrangiati da lui stesso.

Nella realizzazione del suo Molambo, Felice Del Gaudio si è affiancato a due validissimi jazzisti, accomunati da una vecchia e sincera amicizia e stima, con cui aveva già avuto occasione di collaborare in altri album. L’interplay che li caratterizza è un ingrediente fondamentale per la buona riuscita del progetto, il pianista Stefano De Bonis, col suo tocco sempre raffinato ed originale, si è quindi fatto carico di tutta la parte armonica e melodica non coperta dal contrabbasso. Nel brano che dona il titolo all’album, complice la ritmica latina lenta, ma analogamente in Rosanna e North Sun, il pianismo di De Bonis ricorda molto la solarità dello stile petruccianiano.

Nella parte ritmica, invece, allo strumento di Del Gaudio si è affiancata la batteria di Alfredo Laviano, un altro lucano ma trapiantato nelle Marche, valentissimo musicista ma anche artista eclettico, alternativamente dedito, oltre che ad amalgamare sonorità con la batteria musicale, a mescolare ingredienti nelle batterie in uso nell’arte della cucina e del buon gusto – tanto da essere stato definito un “MusiCuoco” – nonché ad assortire colori con tele e pennelli, è infatti sua la pittura scelta per la copertina di Molambo.

A voler essere precisi, esiste ancora un terzo Felice dei Gaudio, a cui si devono diversi libri di tecnica musicale, partiture e metodi di basso, frutto dell’esperienza e degli arricchimenti conseguiti nel corso della sua attività parallela di insegnante di musica.

E’ dunque dall’insieme di tutto il bagaglio di conoscenze tecniche, di esperienza, di confronti artistici, di stima professionale e di rapporti umani che nasce Molambo.

 

Genere: Jazz, Blues, Latin Jazz

Musicisti:

Stefano De Bonis, Piano, Keyboards
Felice Del Gaudio, Double Bass, Electric Bass
Alfredo Laviano, Drums

Tracklist:

01. Amaratea
02. Aura
03. Laranja
04. Irta
05. Namasté
06. Molambo
07. New Life (acoustic version)
08. Rosanna
09. North Sun
10. New Life (electric version)

All compositions by Felice Del Gaudio, except Molambo, by Jaime Flores and Augusto Mesquita. All arrangements by Felice Del Gaudio.

Link:

Felice Del Gaudio on FB

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BRIGHT MAGUS | Jungle Corner https://www.soundcontest.com/bright-magus-jungle-corner/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bright-magus-jungle-corner Wed, 06 Dec 2023 12:59:30 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=63073 Tra i padri riconosciuti del jazz pochi hanno saputo vivere più intensamente le diverse stagioni del proprio tempo, rinnovandosi nella propria espressione artistica più e più volte, creando, di volta in volta, delle vere e proprie nuove scuole di pensiero, capaci di essere ancor oggi attuali, come seppe fare Miles Davis. Ancor oggi, infatti, attenti […]

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BRIGHT MAGUS
Jungle Corner
IRMA Records
2023

Tra i padri riconosciuti del jazz pochi hanno saputo vivere più intensamente le diverse stagioni del proprio tempo, rinnovandosi nella propria espressione artistica più e più volte, creando, di volta in volta, delle vere e proprie nuove scuole di pensiero, capaci di essere ancor oggi attuali, come seppe fare Miles Davis.

Ancor oggi, infatti, attenti studiosi, ricercatori e cultori degli insegnamenti del grande trombettista americano continuano a coltivare ed a scoprire nuovi percorsi espressivi prendendo spunto dalle tracce lasciate dei lavori scaturiti dalla sua inesauribile fantasia.

E’ stato proprio così che il bassista Giovanni Calella e il batterista Leziero Rescigno hanno partorito l’idea della nuova formazione “ad hoc”, creata proprio all’insegna della stima e della passione comune per il grande Miles, chiamata Bright Magus.

Già qui è fin troppo chiaro il riferimento a Dark Magus, il doppio album live “elettrico” che  Davis registrò alla Carnegie Hall di New York nel 1974, contraddistinto da uno stile fusion, un jazz rock con ampio uso di improvvisazione e di strumenti elettrici, proprio come Calella e Rescigno stavano immaginando di fare in questo nuovo progetto, dal titolo Jungle Corner, anche in considerazione della spinta ritmica che intendevano dare al lavoro, proponendo composizioni nuove ma dichiaratamente ispirate.

Ma un bassista ed un percussionista non avrebbero potuto mai realizzare da soli l’idea di riproporre le atmosfere magiche dei famosi quintetti di Miles, c’era bisogno di trovare dei collaboratori, oltre che tecnicamente ed artisticamente validissimi, all’altezza di confrontarsi con lo stile del grandissimo trombettista nonché conoscitori ferrati dell’argomento, uniti dal collante della passione.

La scelta è quindi caduta sul trombettista Gianni Sansone, il quintetto si è poi completato con Alberto Turra alla chitarra elettrica e Mauro Tre alle tastiere, tutti appassionati conoscitori – è il caso di dire “innamorati” – del mondo artistico di Davis, con l’adeguata levatura artistica e “culturale” che permettesse di omaggiarne l’arte e di rievocarne lo spirito artistico immedesimandosi pienamente della sua idea comunicativa.

Il brano di apertura – l’unico non originale ma che dichiara fin da subito le intenzioni del progetto – è Selim/Miles, che ri-propone il brano di Davis riletto con lo sguardo e la sensibilità, direi l’affetto, del quintetto nel suo insieme; altra caratteristica dell’album è, infatti, quella di essere stato registrato completamente in “live”, dopo un breve periodo di prove per affinare l’interplay, lasciando a ciascuno i propri spazi di autonomia e di improvvisazione.

Seguono altri cinque brani del tutto originali, dove alla composizione si alternano i componenti del gruppo variamente combinati tra loro, unica presenza costante quella di Mauro Tre, un musicista di grande pregio e valore, a mio avviso troppo spesso sottovalutato e trascurato. Da sottolineare particolarmente l’ottima prestazione del trombettista Gianni Sansone che riesce a far rivivere le emozioni del soffio di Miles, i perfetti contrappunti della chitarra distorta di Turra e la pressante base ritmica di Rescigno e Calella che, evocando mistero ed emozioni psichedeliche, ben rappresentano l’atmosfera tribale e ancestrale che da il titolo al lavoro.

Esperimento, dunque, molto ben riuscito, direi perfino sorprendente.

 

Genere: Electronic, Progressive, Funk, Rock & Latin Jazz

Musicisti:

Mauro Tre, Rhodes Piano, Organ
Alberto Turra,  Electric Guitar
Gianni Sansone,  Trumpet, Percussions
Giovanni Calella,  Electric Basso, MS20 Moog
Leziero Rescigno,  Drums, Percussions
Special Guest:
Enrico Gabrielli, flute & clarinet

Tracklist:

01. Selim/Miles
02. Jungle Corner
03. Interlude
04. Lullaby For My Father
05. A-Way
06. Long Legs

Link:

IRMA Records

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LETIZIA BRUGNOLI | Crystal Flower https://www.soundcontest.com/letizia-brugnoli-crystal-flower/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=letizia-brugnoli-crystal-flower Sun, 29 Oct 2023 18:24:40 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62674 Tutte composizioni originali in questo nuovo album, Crystal Flower, della cantante e autrice Letizia Brugnoni dove predominano swing, blues e latin jazz.   Una vera e propria esplosione di canzoni allegre e vivaci, come si conviene a un’autrice e interprete che propone un progetto musicale spiccatamente ispirato a un jazz contaminato dalle tradizioni latino-americane e […]

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LETIZIA BRUGNOLI
Crystal Flower
IRMA Records
2023

Tutte composizioni originali in questo nuovo album, Crystal Flower, della cantante e autrice Letizia Brugnoni dove predominano swing, blues e latin jazz.  

Una vera e propria esplosione di canzoni allegre e vivaci, come si conviene a un’autrice e interprete che propone un progetto musicale spiccatamente ispirato a un jazz contaminato dalle tradizioni latino-americane e caraibiche, brasiliane in particolare, con evidente attenzione e ispirazione tratta dai grandi autori e padri della bossanova e del latin jazz.

In Crystal Flower, di Letizia Brugnoli, c’è infatti una presenza importante di samba e di altre ritmiche sudamericane ma non intese in senso strettamente tradizionale, piuttosto intessute con cura di blues e swing con costrutti armonici ampiamente inframmezzati da strutture jazz, sempre sorprendenti, poco prevedibili e mai scontate.

Se la titolarità di tutti i testi dell’album e dell’interpretazione vocale spetta alla Brugnoli, con le sue liriche  sia in lingua inglese che italiano e portoghese, il merito delle composizione di tutte le musiche è del maestro Roberto Sansuini che, limitatamente a questo album, definiamo “semplicemente” compositore, pianista e arrangiatore, ma che, in senso generale, sappiamo essere anche trombettista diplomato e appassionato batterista, tante sono le sfaccettature che questo poliedrico musicista sa assumere in ambito artistico.

La collaborazione artistica tra i due non è una novità, nel 2014 la Brugnoli aveva già pubblicato con successo un altro album improntato allo stesso stile musicale, Through Our Life, contenente sia alcuni brani originali che standards, che aveva confermato l’efficacia del connubio artistico in termini di composizione, di arrangiamento e d’interpretazione.

Tornando alla musica, grazie appunto agli arrangiamenti di Sansuini, l’intero progetto è caratterizzato da accuratezza, precisione e gusto, segno evidente di attento studio e ottima conoscenza della musica brasiliana oltre che del jazz in generale; d’altrocanto Letizia Brugnoli, con la sua ottima interpretazione, dimostra di essere sicura di sé e di saper mantenete un controllo perfetto delle sfumature della sua voce piena e corposa in ogni situazione.

 

Genere: Nu Jazz, Latin Jazz

Musicisti:

Letizia Brugnoli, vocals, choirs, whistle
Luca Savazzi, electric and acoustic pianos, synthesizer, finger snaps, piano strings dampener, organ
Roberto Sansuini, dampened piano
Claudio Tuma, electric and classic guitar, finger snaps
Mirco Reggiani, electric bass
Giacomo Marzi, double bass, finger snaps
Chicco Montisano, alto sax
Emiliano Vernizzi, tenor sax
Paolo Mozzoni, drums, finger snaps
Marquinho Baboo, percussion

Tracklist:

01. Crystal Flower
02. Nostalgiazz
03. Shadows
04. Il Gioco Del Semaforo
05. Àgua De Maio
06. Tire Change
07. Koka
08. We Both Knew
09. Le Stanze Segrete
10. Albert’s Poem To Elle
11. Oltre Il Limite
12. Wall Of Stones

Links:

Letizia Brugnoli
Letizia Brugnoli on FB

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CLAUDIO GIAMBRUNO | Overseas https://www.soundcontest.com/claudio-giambruno-overseas/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=claudio-giambruno-overseas Thu, 19 Oct 2023 17:20:14 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62522 Un album ricco di ottimi brani swing, blues e latin, sia classici che originali ad essi ispirati, eseguiti da un quartetto di fuoriclasse con grande sobrietà e raffinatezza.     “Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci…”. Iniziava così un vecchio spot pubblicitario e questo concetto ben si attaglia a Overseas, il nuovo album […]

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CLAUDIO GIAMBRUNO
Overseas
Via Veneto Jazz
2023

Un album ricco di ottimi brani swing, blues e latin, sia classici che originali ad essi ispirati, eseguiti da un quartetto di fuoriclasse con grande sobrietà e raffinatezza.  

 

“Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci…”. Iniziava così un vecchio spot pubblicitario e questo concetto ben si attaglia a Overseas, il nuovo album del saxofonista siciliano Claudio Giambruno.

Dirò quindi, anzitutto, quello che non si trova in questo disco. Non vi si trovano costrutti cervellotici, non ci sono dissonanze spiazzanti, non c’è nessun tentativo di stupefare e sorprendere a tutti i costi.

Cosa si trova, invece, in questo album? Vi si trova del buon vecchio swing, ispirato a quello che, nell’immediato dopoguerra, riscosse grande successo in Italia ad opera di quelli che furono considerati i padri fondanti del jazz italiano, che lo avevano importato a loro volta dall’America.

Vi si trovano grande attenzione per la melodia, per le armonie, swing, blues e bossanova onesti e veraci, ispirati, anche nelle composizioni originali dello stesso Gianmbruno, ai musicisti dei tempi passati e ai classici che essi hanno composto.

Vi si trova ottima musica, briosa, ritmatissima, di quella che, come suole dire il famosissimo batterista americano Greg Hutchinson, il pubblico vuole sentire perché si sente invogliato a partecipare, battendo il piede a terra all’unisono, ricca di una grande fantasia jazzistica, una profonda originalità nell’interpretazione e nell’improvvisazione che non sconfina mai, però, oltre i confini della sobrietà.

Si trovano richiami, anche nell’impostazione del quartetto, al modo classico di eseguire i brani, dove dopo la presentazione del tema, ciascun musicista trova il proprio spazio per esprimersi e interpretalo modo suo.

A proposito dei musicisti, c’è da dire subito che Claudio Giambruno sa gestire le chiavi del suo tenore con particolare sensibilità e gusto, senza essere mai “sopra le righe.

I compagni – potremmo dire co-protagonisti – di questo suo progetto sono una squadra di autentici “fuoriclasse” del jazz italiano contemporaneo, Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Ovvio che, con il supposto di musicisti di questo calibro, non è – e non avrebbe potuto essere – un semplice accompagnamento ma ciascun intervento, ogni assolo, ogni nota, accordo o colpo ritmico, piazzato al punto giusto e al momento giusto con oculata raffinatezza sotto la guida di consumata esperienza, è un vero e proprio cameo, determinante nell’economia complessiva di ogni esecuzione.

Tra i brani – quelli originali, composti dallo stesso Giambruno, e gli altri scelti da autori nazionali e internazionali – una nota particolare, a cui, da buon napoletano, non posso rinunciare, merita ’Na Voce, ‘Na Chitarra E ‘O ‘Poco ‘E Luna, un brano che, composto nel 1955 da Ugo Calise e Carlo Alberto Rossi, si è prestato a moltissime interpretazioni in chiave jazzistica e che, nell’interpretazione di Giambruno & C., risulta decisamente deliziosa.

In definitiva, in questo Overseas troviamo del buon jazz “melodico”, di quello che si fa ascoltare volentieri, con soddisfazione e che saprà conquistare anche coloro che di solito, di fronte alla parola “jazz” storcono il naso…

 

Genere: Swing, Blues, Latin Jazz

Musicisti:

Claudio Giambruno, tenor sax
Andrea Rea, piano
Dario Rosciglione, double bass
Amedeo Ariano, drums

Tracklist:

01. Lu’s Bounce
02. First Time I Heard Jobim
03. Gouvy
04. ‘Na voce ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna
05. Sea Muse
06. You Make Me Feel Brand New
07. Thinkin’ Before Swingin’
08. Ginza Samba
09. Pure Immagination

Links:

Claudio Giambruno Web Site

Claudio Giambruno on FB

Claudio Giambruno on IG

Claudio Giambruno on YT

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PIANO CITY NAPOLI 2023 – Il piano solo di Mario Nappi https://www.soundcontest.com/piano-city-napoli-2023-il-piano-solo-di-mario-nappi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=piano-city-napoli-2023-il-piano-solo-di-mario-nappi Thu, 19 Oct 2023 16:55:50 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62506 Nell’ambito dell’edizione numero 9 di PIANO CITY NAPOLI abbiamo seguito il concerto in piano solo del maestro Mario Nappi dal titolo “CERCA SEMPRE CIÒ CHE È IN ARMONIA CON LA TUA NATURA E VA IN QUELLA DIREZIONE…”.   Il concerto si è tenuto venerdì 13 ottobre presso l’Anfiteatro del Centro Direzionale di Napoli.   Di seguito […]

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Nell’ambito dell’edizione numero 9 di PIANO CITY NAPOLI abbiamo seguito il concerto in piano solo del maestro Mario Nappi dal titolo “CERCA SEMPRE CIÒ CHE È IN ARMONIA CON LA TUA NATURA E VA IN QUELLA DIREZIONE…”.

 

Il concerto si è tenuto venerdì 13 ottobre presso l’Anfiteatro del Centro Direzionale di Napoli.

 

Di seguito una piccola rassegna fotografica di Maurizio Spennato.

 

 

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MAFALDA MINNOZZI | Natural Impression https://www.soundcontest.com/mafalda-minnozzi-natural-impression/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mafalda-minnozzi-natural-impression Thu, 05 Oct 2023 15:12:21 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62340  Un nuovo omaggio alla bossanova firmato da una delle più accreditate cantanti interpreti di musica jazz latino-americano, italiana di nascita ma ormai quasi “naturalizzata” brasiliana   Come di consueto, c’è un caleidoscopio di classe ed eleganza in questo Natural Impression, la nuova raccolta di brani che Mafalda Minnozzi ha voluto dedicare – com’è ormai […]

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MAFALDA MINNOZZI
Natural Impression
MPI – Musica Popolare Italiana
2023

Un nuovo omaggio alla bossanova firmato da una delle più accreditate cantanti interpreti di musica jazz latino-americano, italiana di nascita ma ormai quasi “naturalizzata” brasiliana

 

Come di consueto, c’è un caleidoscopio di classe ed eleganza in questo Natural Impression, la nuova raccolta di brani che Mafalda Minnozzi ha voluto dedicare – com’è ormai una sua piacevole consuetudine – alla musica latino americana in generale ed a quella brasiliana in particolare.

Intanto la nostra Mafalda ci ha abituato da sempre ad una copertina che, in un’esplosione di fiori e di colori pastello, trascina subito l’ascoltatore in una calda e piacevole atmosfera caraibica.

La scelta stilistica non stupisce in quanto la Minnozzi è, ormai da anni, considerata una delle maggiori interpreti di musica brasiliana nello stesso Brasile e questa considerazione è certificata dai molteplici premi, riconoscimenti ed attestazioni ricevuti direttamente in terra carioca e dalle svariate collaborazioni con i più grandi e riconosciuti artisti di origine brasiliana.

La scelta degli autori e dei relativi brani che sono rientrati nella scaletta di questo album è stata, in parte, rivolta ad alcuni tra i più classici e riconosciuti nell’immaginario collettivo, i cosiddetti “standards”, tra essi citiamo a caso Aguas De Marco e  Samba De Uma Nota So di Antonio Carlos Jobim , oppure Manha De Carnaval di Luis Bonfa.

Sono stati aggiunti poi altri brani, sia di musica brasiliana meno “commerciale”, quindi meno conosciuti, ma composti comunque da autori di altissimo livello, sia produzioni di musica italiana piuttosto che francese o internazionale che, pur non essendo prodotti “originali” della musica brasiliana, sono divenuti di fatto degli standards riconosciuti in ambito latin-jazz oppure che hanno ricevuto una spinta sorprendente ed imprevista dalla contaminazione con gli stili musicali di origine latino-americani; tra essi Mafalda ci propone Ne Me Quitte Pas di Jacques Brel, Estate di Bruno Martino, e E Penso A Te di Lucio Battisti.

Tra le cose che davvero più sorprendono ed avvincono in questo album spiccano la qualità, la raffinatezza e l’attenzione in ogni singola nota, passaggio e sfumatura degli arrangiamenti curati, come di consueto, dalla stessa Mafalda e dal suo imprescindibile collaboratore Paul Ricci, e l’alto livello artistico degli ospiti che hanno partecipato al progetto, Roberto Menescal in BrumaDoug Beavers, trombone in Mas Que Nada, Joe LocKe, vibrafonista in Carnival, Don Byron, clarinetto in Ne Me Quitte Pas, e Michael Wolff alle tastiere assieme a John Patitucci al basso in Coracao Vagabundo.

Ma la vera cifra del disco resta racchiusa nell’insieme della sensualità, del calore e della classe che la voce di Mafalda Minnozzi sa esprimere sempre impeccabilmente.

 

Musicisti:

Mafalda Minnozzi, voice
Paul Ricci, guitars
Helio Alves – piano
Eduardo Belo – acoustic bass
Rogerio Boccato, drums, percussion
Kassin – percussion

Special Guests:

Roberto Menescal – vocal duet on Bruma
Joe Locke – vibraphone on Carnival
Don Byron – clarinet on Ne Me Quitte Pas
Doug Beavers – trombone on Mas Que Nada
Michael Wolff – keyboards on Coração Vagabundo
John Patitucci – acoustic bass on Coração Vagabundo

Tracklist:

01. Águas De Março
02. Começar De Novo
03. Mas Que Nada
04. Useless Landscape (Inútil Paisagem)
05. Samba De Verão
06. Ne Me Quitte Pas
07. Carnival (Manhã De Carnaval)
08. Coração Vagabundo
09. Estate
10. Dois Pra Lá, Dois Pra Cá
11. E Penso a Te
12. Estamos Aí
13. Só Tinha De Ser Com Você
14. Bruma
15. Samba De Uma Nota Só
Produced by Paul Ricci – Stringsong Music

Links:

Mafalda Minnozzi
Mafalda Minnozzi on IG
Mafalda Minnozzi on Twitter

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FRANCESCA LEONE & GUIDO DI LEONE | Historia Do Samba https://www.soundcontest.com/francesca-leone-guido-di-leone-historia-do-samba/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=francesca-leone-guido-di-leone-historia-do-samba Mon, 25 Sep 2023 17:15:23 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62208 Continua inesauribile la produzione di album ispirati dalla grande tradizione musicale latino-americana ma realizzate da ottimi artisti di casa nostra. Un’accoppiata vincente, e non solo per la singolare analogia dei cognomi, questa di Guido Di Leone, chitarrista riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della musica brasiliana in Italia, e Francesca Leone, raffinata e coinvolgente cantante […]

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FRANCESCA LEONE & GUIDO DI LEONE
Historia Do Samba
Abeat Records
2023

Continua inesauribile la produzione di album ispirati dalla grande tradizione musicale latino-americana ma realizzate da ottimi artisti di casa nostra.

Un’accoppiata vincente, e non solo per la singolare analogia dei cognomi, questa di Guido Di Leone, chitarrista riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della musica brasiliana in Italia, e Francesca Leone, raffinata e coinvolgente cantante e interprete di musica latino-americana.

Quest’album Historia do Samba è un’accurata raccolta di brani che, prendendo opportunamente il titolo dall’omonimo brano di apertura a firma di Gerardo Figueiredo, rappresenta un breve viaggio tra le caleidoscopiche vicende della Musica Popolare Brasiliana.

Particolare attenzione – com’è ovvio – è riservata al samba, capostipite riconosciuto della MPB moderna ma con alle spalle anch’esso una lunga e variegata storia di contaminazioni, assieme alla bossanova, sua diretta discendente.

La particolarità di questa galleria è che rifugge gli “standards” più comunemente noti e scontati che di solito sono citati per rappresentare il genere, ma pesca in un repertorio decisamente molto più originale ma comunque di notevole spessore musicale.

Sono ovviamente omaggiati alcuni autori notissimi da cui, trattando di storia della musica brasiliana, non è possibile prescindere, quali Antonio Carlos Jobim, con Outra Vez, Luiz Bonfa, con Manha Do Carnaval dal film Orfeo Negro, Gilberto Gil, autore di Ladeira Da Preguica, ma sono poi eseguiti brani di autori talvolta trascurati dall’immaginario collettivo, come il già citato Gerardo Figueiredo, Rafael Hernàndez, Roberto Menescal, Carlos Lyra, Oscar Castro Neves, e molti altri.

C’è poi A Lembranҫa De Voce, un brano originale, composto dalla premiata ditta “Leone & Di Leone” e, ancora, un’ampia rosa di brani che hanno subito, nel corso della loro evoluzione, una prepotente influenza della MPB. A titolo di mero esempio, Come Tu Mi Vuoi, di Nino Rota, tratto dal film La Dolce Vita, La Vie En Rose, di Louis Guglielmi ed Edith Piaf, oppure Accarezzame, di Nicola Salerno e Pino Calvi, canzoni italiane, francesi e napoletane che, nate “in” e “per” ben altri contesti cinematografici o musicali, si sono avvalse dei quasi “irrinunciabili” arricchimenti che hanno saputo dare loro gli stili di sapore latino rivenienti dal samba brasiliano.

Resta da citare il significativo contributo offerto al “duo” dal gruppo di archi Oneiros String Quartet nella realizzazione di diversi brani dell’album.

 

Genere: Latin Jazz – Samba – Bossanova – MPB

 

Musicisti:

Francesca Leone, Vocals
Guido Di Leone, Classic Guitar

Special Guests:
ONEIROS String Quartet:
Leo Gadaleta, Violin Soloist – Viola
Giovanni Atorino, Cello
Luigi Giannatempo, String Arrangements

Brani:

01. A Historia do Samba
02. Silencio
03. Balanço Zona Sul
04. Vagamente
05. Outra Vez
06. Come tu mi vuoi (from film ” La dolce vita”)
07. A Lembrança de Você (Dedicated to Bruna e Nino)
08. Manha do Carnaval (from film ” Orfeo Negro”)
09. Cerasella
10. Everything Happens to Me
11. Ladeira da Preguiça
12. Eu Preciso Aprender a Ser Só
13. Influencia do Jazz
14. Accarezzame
15. Chora Tua Tristeza
16. You Stepped out of a Dream
17. Maria Ninguem
18. La vie en rose

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JAZZ VOYAGER PROJECT | Bossanova a Marechiaro https://www.soundcontest.com/jazz-voyager-project-bossanova-a-marechiaro/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jazz-voyager-project-bossanova-a-marechiaro Mon, 18 Sep 2023 08:52:11 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62142 Il nuovo singolo dei Jazz Voyager Project è una bossanova allegra e solare che unisce gli aspetti culturali carioca a quelli partenopei senza nascondere un pizzico di “saudade”…   Non c’è nessuna contraddizione – contrariamente a quanto potrebbe apparire – tra i concetti di “bossanova”, in quanto musica latina, e “Marechiaro”, cioè napoletanità; al contrario, […]

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JAZZ VOYAGER PROJECT
Bossanova A Marechiaro
Cultural Bridge Indie Label - musica e libri
2023

Il nuovo singolo dei Jazz Voyager Project è una bossanova allegra e solare che unisce gli aspetti culturali carioca a quelli partenopei senza nascondere un pizzico di “saudade”…

 

Non c’è nessuna contraddizione – contrariamente a quanto potrebbe apparire – tra i concetti di “bossanova”, in quanto musica latina, e “Marechiaro”, cioè napoletanità; al contrario, c’è una profonda affinità e molto altro nel nuovo singolo dei Jazz Voyager Project.

C’è l’omaggio d’amore – quasi una serenata rivolta a un’innamorata – a Marechiaro, quell’incantevole luogo, unico al mondo, che ha risvegliato nell’autore Bruno Pantalone, napoletano e bassista del gruppo, assieme ai ricordi onirici dei suoi tuffi giovanili nelle acque del golfo partenopeo e dei pensieri che lo attraversavano, in anni lontani, anche solo guardando quel mare.

E c’è poi l’aspetto musicalità di questo nuovo singolo, in pieno stile JVP, tra il jazz, il funky, la fusion e la latin music cha fanno parte abitualmente del loro stile, ecco questa solare bossanova, elegante e raffinata, che unisce la vitalità e l’ottimismo della cultura carioca con la vitalità e l’ottimismo, (nonostante tutto!) di quella partenopea. Che è poi quello che tutti ci aspettiamo dall’arte e dalla musica, ovvero il sostegno per non essere sopraffatti dai problemi e l’incentivo ad affrontare con ottimismo il futuro.

La formazione JVP, che ispira la propria produzione artistica ad autori come Pat Metheny, George Duke, Herbie Hancock, Roy Hargrove, Jeff Lorber, Wayne Shorter e tanti altri, è composta da Danilo Gambardella al pianoforte e tastiere, Bruno Pantalone al basso elettrico, e Alessandro Picucci alla batteria.

Dato il forte sbilanciamento di questo tipo di formazione a favore di una struttura ritmica molto solida e marcata, retta da Pantalone e Picucci, la maggior parte dagli aspetti melodici e armonici restano a carico dell’ottimo Gambardella che affronta, come sempre, con grande disinvoltura e maestria la sua parte di responsabilità.

Dopo il loro album “Travelin’ ” , inciso nel 2019, interamente formato da brani originali, hanno preso parte a diverse collaborazioni sperimentali con altri artisti, in particolare con il cantautore Roberto de Roberto con i brani Accelerare e Asino e Carota.

Nel 2023 è stato pubblicato il singolo Antifunky, composto da Danilo Gambardella, ed è iniziata un’intensa collaborazione con la Cultural Bridge Indie Label musica e libri di Bob Salmieri, che ha consentito loro di iniziare la collaborazione con altri artisti internazionali.

Nasce infatti nello stesso anno un altro singolo, stavolta del famosissimo brano di Horace Silver Song For My Father, cantato dall’artista americana Mary Ann Palermo, a cui hanno partecipato, oltre ai JVP, Bob Salmieri al sax tenore, Gianluca Urbano (tromba), Alfredo Posillipo (trombone e arrangiamento fiati) con un bellissimo arrangiamento firmato da Danilo Gambardella.

Tornando alla nostra Bossanova A Marechiaro, l’autore Bruno Pantalone racconta così questa sua ultima composizione: «Questo mio nuovo brano intende rappresentare in musica tutta l’emozione di una indimenticabile giornata d’estate, rievocare l’attesa del tuffo imminente nelle acque limpide di Posillipo, riprovare, con un pizzico di ”saudade”, il desiderio di cogliere l’azzurro del mare dal finestrino di un bus degli anni ’80… Oppure solo stare semplicemente sdraiati sugli scogli al ritmo pigro di una bossanova… emozioni semplici e genuine, in definitiva, troppe volte date per scontate”.

Nel frattempo i Jazz Voyager Project continuano a ricercare ed a sperimentare nuove forme di espressione per i prossimi brani e intraprenderanno nuove collaborazioni con diversi solisti di chiara fama.

 

Genere: Fusion, Latin Jazz

Musicisti:

Danilo Gambardella, piano, keyboards
Bruno Pantalone, electric bass
Alessandro Picucci, drums

Tracklist:

01. Bossanova a Marechiaro

Links:

Cultural Bridge Indie Label – musica e libri
The Jazz Voyager Project

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EUGENIA CANALE QUARTET | Risvegli https://www.soundcontest.com/eugenia-canale-quartet-risvegli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=eugenia-canale-quartet-risvegli Sun, 11 Jun 2023 16:02:25 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60975 Gli amanti del tango, in tutte le sue forme ed espressioni, sia esso ballo o piacere dell’ascolto, troveranno in questo disco “pane per i loro denti”. Già, perché l’album Risvegli, dell’Eugenia Canale Quartet, gronda da (quasi) ogni sua nota dell’amore e della passione per questo genere musicale nato, tra la fine dell’ottocento ed il primo […]

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EUGENIA CANALE QUARTET
Risvegli
Barnum for Art
2023

Gli amanti del tango, in tutte le sue forme ed espressioni, sia esso ballo o piacere dell’ascolto, troveranno in questo disco “pane per i loro denti”.

Già, perché l’album Risvegli, dell’Eugenia Canale Quartet, gronda da (quasi) ogni sua nota dell’amore e della passione per questo genere musicale nato, tra la fine dell’ottocento ed il primo novecento, dall’importazione in Argentina del flamenco, proveniente dalla Spagna, che sarà poi radicalmente modificato e trasformato dalle evoluzioni locali. Il tango subirà quindi, nel corso degli anni, uno sviluppo proprio di musica e ballo a sfondo passionale e sarà successivamente, ancora una volta, contaminato dal jazz nordamericano nella forma di “Tango Nuevo”, la cui paternità è da attribuirsi al grande maestro Astor Piazzolla.

La giovane ma già affermata e stimatissima Eugenia Canale, pianista, compositrice e arrangiatrice, non nasconde quindi l’influenza, l’ispirazione e gli insegnamenti stilistici di Piazzolla e del suo “Tango Nuevo” che l’hanno guidata in questo suo lavoro di composizione ed arrangiamento di gran parte dei brani di Risvegli, tutti originali a sua firma.

Intestando però l’album all’intero “Quartet”, la Canale riconosce a quest’ultimo buona parte del merito dell’ottima riuscita del progetto; accanto al suo pianoforte troviamo infatti l’armonicista e fisarmonicista Max De Aloe, titolare di due strumenti “chiave” nella musica argentina, nella sezione ritmica sono presenti il bassista e contrabbassista Riccardo Fioravanti, altro nome che non necessita di presentazioni, e Marco Castiglioni, per molti anni primo batterista presso l’Orchestra della RAI di Milano, che vanta collaborazioni coi più grandi nomi della musica jazz internazionale; tre personaggi che assumono ed interpretano disinvoltamente il ruolo di coprotagonisti e solisti nei diversi brani dell’insieme.

Nelle composizioni della Canale si alternano diversi spunti espressivi e, conseguentemente, differenti sensazioni percepibili dall’ascoltatore, aspetti drammatici e passionali, propri dello spirito del tango, in Risvegli come in Luis, momenti riflessivi, onirici e introspettivi che ritroviamo, ad esempio, in Giorni Sospesi,  strutture ritmiche dinamiche, come in Sunday Steps o in Under The Hezelnut Tree, o ancora momenti lirici come in Chiquinha.

Ci troviamo così, ancora una volta, al cospetto di un album caratterizzato da due storie parallele, l’una fatta di “contaminazioni”, che scaturiscono dal passato ma che sono state rilette, rielaborate e rimescolate con altre forme ritmiche ed armoniche nello spirito compositivo fresco ed originale di una giovane e brillante musicista, l’altra che racconta invece di “collaborazioni”, in quanto realizzato grazie all’apporto significativo di un “ensemble” di musicisti di grande spessore ed esperienza.

Da segnalare inoltre che sulla pagina dedicata a Risvegli sul sito dell’etichetta Barnum for Art, è disponibile un contenuto “extra” in omaggio, accessibile solo attraverso una password fornita assieme al CD. Da non perdere.

 

Genere: Contemporary Jazz, Tango Nuevo, World Music

Musicisti:

EUGENIA CANALE QUARTET
Max De Aloe, Chromatic Harmonica & Accordion
Eugenia Canale,  Piano
Riccardo Fioravanti, Double Bass & Bass
Marco Castiglioni,  Drums

Tracklist:

01. Risvegli (7.06)
02. Luis (5.08)
03. Giorni sospesi (6.36)
04. Sunday steps (6.58)
05. Under the hezelnut tree (6.11)
06. Gabbiani (5.39)
07. Chiquinha (6.51)
08. Cape (5.35)
09. Agua y limon (4.23)

Link:

Eugenia Canale

Barnum for Art

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