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Il concerto si è tenuto venerdì 13 ottobre presso l’Anfiteatro del Centro Direzionale di Napoli.
Di seguito una piccola rassegna fotografica di Maurizio Spennato.
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]]>L'articolo PIANO CITY NAPOLI 2023 – IX edizione: dal 12 al 15 ottobre, 4 giorni di concerti, 300 pianisti, 100 eventi, 24 location, 33 house concert proviene da Sound Contest.
]]>Nona edizione di Piano City Napoli l’iniziativa musicale, unica nel suo genere dedicata interamente alla celebrazione di uno strumento, il pianoforte, declinato in tutte le sue possibili interpretazioni: classica, jazz, pop, contemporanea, rock, improvvisazione e nuove produzioni.
Anche quest’anno, Piano City Napoli è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica ed organizzato dall’Associazione Napolipiano.
“Con Piano City Napoli la musica pervade la città, da Bagnoli a Ponticelli, passando per il Molo San Vincenzo e il Centro Direzionale. Il programma dell’edizione 2023 coinvolgerà istituzioni prestigiose come il Museo di Capodimonte, il Museo Filangieri e Villa Pignatelli e vedrà protagonista la Napoli policentrica con gli appuntamenti al Teatro Area Nord, al Liceo Melissa Bassi di Scampia e al Centro Polifunzionale Ciro Colonna di Ponticelli. Un cartellone diffuso, che ben rispecchia l’impegno del Sindaco Manfredi e dell’Amministrazione tutta nel valorizzare, attraverso la cultura, l’intero territorio napoletano. Tra le location coinvolte, anche spazi raramente accessibili al pubblico come la Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli e Castel Capuano, con cui l’Amministrazione ha recentemente instaurato collaborazioni volte ad aprirli alla città attraverso una programmazione culturale dedicata” ha dichiarato il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo.
“Il progetto Napoli Città della Musica si ispira ad alcune parole chiave, che Piano City Napoli ha fatto proprie. Ne ricorderò due. La prima è educazione musicale, che ritroviamo, ad esempio, nello spazio riservato ai laboratori creativo-musicali per bambini fino a 6 anni o anche nel coinvolgimento diretto degli allievi dei licei musicali e dei conservatori della Campania. La seconda è inclusività, che l’edizione 2023 della manifestazione declina proponendo due concerti straordinari, dedicati ai giovani detenuti presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida e ai bambini ricoverati presso l’Ospedale Santobono-Pausilipon” ha dichiarato il delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo Ferdinando Tozzi.
Sono numeri importanti quelli di Piano City Napoli 2023, Festival Internazionale del pianoforte che ritorna dal 12 al 15 ottobre: 4 giorni di concerti per 100 appuntamenti, in 24 location, con 300 pianisti (professionisti, appassionati, studenti), 33 house concert.
Il format nato da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern (che quest’anno sarà presente) è replicato in molte città, nel capoluogo partenopeo la manifestazione è approdata nel 2013 e qui ha trovato una delle sue più riuscite realizzazioni grazie alla storica Ditta Alberto Napolitano Pianoforti di Piazza Carità.
Napoli è inoltre stata scelta come location del I° World Piano City meeting, un incontro molto importante che riunirà e metterà a confronto le delegazioni internazionali di Piano City degli Stati Uniti, di Madrid, Atene, Pordenone, Lecce e Napoli.
La serata inaugurale si svolgerà all’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli giovedì 12 ottobre, ore 21 con Danilo Rea, uno dei pianisti più apprezzati al mondo e Peppe Servillo cantante, autore di colonne sonore, nonché attore cinematografico e teatrale. Insieme daranno inizio alla rassegna con “Napoli e Jazz”, un concerto tributo alla tradizione napoletana.
In apertura si esibirà anche Antonio Roccia vincitore del Contest “Una Musica per Piano City Napoli 2023”, ideato quest’anno per favorire la produzione di musiche originali.
“Piano City Napoli 2023 si conferma come la formula più innovativa di distribuzione della musica: non più settori circoscritti ma varietà, cultura e svago e soprattutto spazio ai giovani – dichiara il direttore artistico della manifestazione Dario Candela – una proposta a 360 gradi.”
Per il jazz, Piano City Napoli si avvale della consulenza di Alberto Bruno e Ornella Falco dell’associazione Live Tones.
Da Bruno Canino a al duo Danilo Blaiotta e Nicola Andrioli, Omar Sosa, Roberto Cappello, Mario Nappi, Luca Filastro, Tony Berchmans, Andreas Kern, Remo Anzovino, Elena Chiavegato, Duo Blanc & Noir, Chia-Hui Su, fino ad arrivare al pianista youtuber Francesco Parrino, solo per citarne alcuni, la nona stagione presenta un cartellone ricchissimo e con tante chicche.
Venerdì 13 all’Auditorium di Bagnoli viene proposta in prima assoluta La quinta di Beethoven per 8 pianoforti a cura di Patrizio Marrone. E ritroviamo anche quest’anno, costante di tutte le edizioni, la sezione dei Concerti a due pianoforti che si terranno nella Basilica di San Paolo Maggiore, tra cui il duo Paola Maria Montemurro-Giulia Olivieri e il duo Vincenzo Napolitano-Alisa Pimanova entrambi in coproduzione con la Fondazione Pietà dè Turchini. La stessa Fondazione Pietà dè Turchini inoltre organizza presso la Chiesa di S. Rocco alla Riviera di Chiaia due eventi dal titolo Pianismo Napoletano tra ‘800 e ‘900 con protagonisti alcuni studenti del Conservatorio San Pietro a Majella.
Seconda edizione per l’appuntamento con le visite guidate a cura di ATI al Molo San Vincenzo sabato pomeriggio, protagonista il pianista contemporaneo Luca Amitrano.
Si segnalano, inoltre, i concerti al Teatro TAN a Piscinola, al Centro Polifunzionale Ciro Colonna di Ponticelli e al Liceo Melissa Bassi di Scampia con la partecipazione anche di Andreas Kern.
Non manca il tradizionale Concerto all’alba al Museo Hermann Nitsch che vedrà impegnato Federico Gerini, pianista e docente toscano che si occupa da anni prevalentemente di improvvisazione radicale e di musica da camera, con particolare riguardo ai linguaggi, stili e repertori del Novecento e della contemporaneità.
Chiaramente saranno presenti tutti i Conservatori della Campania, ma protagonista di una vera e propria maratona che vede coinvolti gli allievi sarà il Conservatorio di San Pietro a Majella dove è previsto piaNoNstop.
Grande attenzione ai giovanissimi con Piano City Napoli per Piccoli Musicisti da 0 a 6 anni che prevede laboratori creativo musicali per giovani talenti e I bambini sui Piano…FORTI che vedrà impegnati 5 bambini per 5 pianoforti.
Novità di questa edizione la sezione I premiatissimi che vedrà esibirsi giovani talenti vincitori di importanti premi internazionali: Nicolò Cafaro, Alberto Ferro, Leonardo Colafelice, Irene Veneziano.
Due, infine, le iniziative a carattere sociale: il concerto organizzato all’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida con il pianista Luis Di Gennaro e quello per i bambini del presidio Ospedaliero Pausilipon con Giuseppe Granatello.
Per chi è maggiormente legato alla tradizione è prevista una sezione dedicata alla Musica classica napoletana rappresentata da Massimo Marrazzo e Pasquale Cirillo nella ormai consueta cornice di Villa Di Donato e Pasquale Tufano al Museo Filangieri.
Si rende omaggio a vari compositori in diversi concerti: Sergej V. Rachmaninoff, Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič, Remo Vinciguerra, Franz Liszt e a Ryūichi Sakamoto scomparso recentemente.
Tra le nuove location si segnalano l’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli, la Basilica di San Giacomo degli Spagnoli con il contemporaneo Remo Anzovino e la classica Elena Chiavegato entrambi organizzati in coproduzione con la Fondazione Pietà dè Turchini, Castel Capuano con il Concerto per la pace ed il jazz di Giuliana Soscia, Villa Pignatelli in collaborazione con l’Associazione Maggio della Musica.
Si confermano alcune sedi impegnate tutti e tre i giorni della manifestazione: la Domus Ars – Il Canto di Virgilio che ospiterà anche le maratone degli Istituti Musicali, il Complesso Monastico di Santa Maria in Gerusalemme che sarà un contenitore dedicato alla musica classica con interpreti di tutte le età, e il Museo Civico Gaetano Filangieri che con il suo stile eclettico ospiterà concerti di tutti i generi musicali, dalla classica al jazz fino all’incontro di musica e meditazione.
È importante sapere che tutti i concerti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (secondo l’agibilità delle location) ad eccezione del Museo di Capodimonte, del Museo Filangieri, di Villa Pignatelli e del Museo Nitsch per i quali è necessario un biglietto d’ingresso consentendo la visita alle collezioni.
Per i concerti in cui è obbligatoria la prenotazione è possibile farla dal sito web www.pianocitynapoli.it (primo fra tutti quello di inaugurazione con Danilo Rea e Peppe Servillo, per gli House Concert e per alcuni Main Concert). Ai concerti prenotati si potrà accedere fino a 15 minuti prima dell’orario di inizio, poi sarà annullata la prenotazione e non sarà possibile entrare a concerto iniziato.
Di seguito alcuni degli appuntamenti più attesi.
IL CALENDARIO COMPLETO su www.pianocitynapoli.it
VENERDÌ 13
CENTRO DIREZIONALE – ANFITEATRO
17.00 “Cerca sempre ciò che è in Armonia con la tua natura e va in quella direzione…” – Mario Nappi jazz
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
19.30 “CinePiano” – Tony Berchmans – improvvisazione per un film muto
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
21,30 “Crossing Rachmaninov” con Flavio Villani e la proiezione di una parte del documentario Netflix Prime di cui il pianista è protagonista
AUDITORIUM PORTA DEL PARCO – BAGNOLI
21.00 La quinta di Beethoven per 8 pianoforti (classica) il tradizionale appuntamento curato da Patrizio Marrone che vedrà protagonisti con lui i pianisti Francesca Bandiera, Lorenzo Corrado, Valentina Donato, Gennaro Musella, Alfredo Giordano Orsini, Shana Perrella, Massimo Tomei
SABATO 14
CONSERVATORIO SAN PIETRO A MAJELLA – SALA SCARLATTI
10.30/13.00 “piaNoNstop”
Maratona degli allievi del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli
CASTEL CAPUANO – SALONE DEI BUSTI
11.00 Concerto per la Pace – Musiche di autori Russi e Ucraini;
Rossana Lanzillotta, Domenico Spampanato, Mario Merola
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
12.00 UN PIANOFORTE SPECIALE
“La costruzione del pianoforte STEINWAY dal 1850 ad oggi: tradizione ed innovazione” A cura di Laurda Nezha – Steinway Italia, con la partecipazione del
pianista Gino Giovannelli e del tecnico Mario Laudati
12.15 “STEINWAY K – 132 Dolce Pedal”. Introduzione di un nuovo brevetto per pianoforti verticali Steinway.
12.30 “STEINWAY SPIRIO | R EXPERIENCE: Play, Listen, Record and Edit”.
BASILICA DI SAN GIACOMO DEGLI SPAGNOLI
Ingresso con prenotazione obbligatoria dal sito www.pianocitynapoli.it
17.00 “Romanze senza parole” con la famosa pianista italo-giapponese Elena Chiavegato (classica)
In coproduzione con la Fondazione Pietà dè Turchini
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
17.00 “L’elaborazione della canzone: riassunto delle puntate precedenti” con i pianisti Alfredo Giordano Orsini, Nello Mallardo, Patrizio Marrone, Francesco Marziani, Donato Meo, Carlo Mormile, Mimmo Napolitano, Massimo Russo, Luciano Tomei, Massimo Tomei
AUDITORIUM PORTA DEL PARCO – BAGNOLI
Ingresso con prenotazione obbligatoria dal sito www.pianocitynapoli.it
21.00 Omar Sosa Piano Solo (jazz/contemporanea). Torna a Napoli dopo oltre quattro anni l’amatissimo pianista cubano
21.30 ”Concert in the Yard” con Andreas Kern Concerto dell’ideatore di Piano City
DOMENICA 15
MUSEO HERMANN NITSCH
Ingresso con biglietto ridotto del Museo € 3
06.30 Concerto all’alba: “Yugen” il tradizionale appuntamento molto seguito dai più giovani quest’anno vedrà impegnato Federico Gerini (improvvisazione)
GALLERIE D’ITALIA
11.00 /18.00 “RACHmania” In occasione del 150° anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov, maratona degli allievi dei Conservatori della Campania
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
12.00 “I bambini sui Piano…FORTI!!!”
Omaggio a Remo Vinciguerra
5 bambini per 5 pianoforti
GALLERIA UMBERTO I
CONCERTO CON LE CUFFIE
17.00 Un pomeriggio magico ascoltando un pianoforte a passeggio in Galleria. Grazie alla tecnologia del SILENT PIANO i concerti saranno udibili con l’utilizzo di cuffie fornite al momento
Marco Bottazzi, Sophie Vallauri, Angelo Amico, Simone Sassu
AUDITORIUM PORTA DEL PARCO – BAGNOLI
Ingresso con prenotazione obbligatoria dal sito www.pianocitynapoli.it
21.00 “L’Europa di mezzo” con Bruno Canino uno dei pianisti napoletani più noti nel mondo e molto amato dal pubblico partenopeo (classica)
Con lui si esibirà il giovane Gianantonio Frisone
FOQUS – FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI
21.30 “Napule è… Steinway Spirio” – Francesco Parrino (pop)
Duetto tra il pianista youtuber e il pianoforte autosuonante Steinway Spirio|r a colpi di arrangiamenti pop
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]]>ALESSANDRO TEDESCO
Magma
Tùk Music
2022
La cultura mediterranea – si sa – e le intense tradizioni della terra campana hanno sempre fortemente ispirato ogni artista che abbia avuto il privilegio di nascere a queste fortunate latitudini e quando si ha addirittura l’occasione, più unica che rara, di esprimere la propria prestazione artistica al cospetto di un luogo dell’imponenza e dell’autorevolezza del Gran Cono del Vesuvio, è inevitabile che ne vengano fuori un’emozione e un’ispirazione particolarmente prorompenti.
(Per comprendere a fondo i riferimenti ai luoghi, occorre anzitutto precisare che quello chiamiamo semplicemente Vesuvio, dalla forma tipica e inconfondibile, è in realtà un complesso vulcanico formato dal Monte Somma e dal Gran Cono del Vesuvio, intercalati al centro da zone più pianeggianti.)
Magma è dunque un concept-album che Tedesco ha interamente dedicato al mito del vulcano e alle profonde suggestioni che esso suscita; l’immaginazione non può che risalire immediatamente alla grande eruzione che segnò i giorni della fine dell’antica Pompei per poi spingersi ad esprimere in musica le atmosfere e le sensazioni.
Nascono quindi così i 9 brani e gli arrangiamenti dell’album, tutti originali dello stesso Tedesco, l’imponenza e i momenti melodici ispirati dalla grande valle del L’Atrio del Cavallo, (che si trova tra il Monte Somma e il Vesuvio), in cui troviamo Antonello Rapuano alle tastiere e i primi momenti di inquietudine che sfociano poi nella ritmica serrata del brano successivo, Scappa Via.
A seguire, quando ancora non ci si aspettava la catastrofe che sarebbe avvenuta, lo scorrere lento dei momenti di vita quotidiana di Mercato, caratterizzati dal tipico vociare colorito dei luoghi di commercio popolare mediterranei; il quadro d’intimità di Sirena, un rap molto singolare col testo composto e interpretato da Anam Hermit. La Valle Del Gigante (ancora tra Somma e Vesuvio) si ispira a quel che resta del luogo che ospiterà la comparsa del Vesuvio (che nascerà dopo il Somma dalla tragica eruzione del 79 d.C.) dopo un terrificante Terremoto, brano a cui partecipa Giovanni Francesca alla chitarra, cui segue l’immancabile ma più lenta e placida Eruzione, con ancora il contributo di Rapuano alle tastiere. Per finire Punta Del Nasone, con Gianluca Palmieri alla batteria e ancora l’immancabile Rapuano alle tastiere, è uno dei luoghi più panoramici in cima al Monte Somma, da cui si si può ammirare tutto il fascino de Il Golfo Al Tramonto, brano dal forte accento lirico cui contribuisce la voce di Francesco D’Alena che è anche l’autore del testo.
Come si sarà di certo ben compreso, emergono impetuosi il grande amore e l’ammirazione di Tedesco per i luoghi che ha inteso descrivere, facendosene ispirare, e il forte coinvolgimento artistico degli artisti suoi ospiti nei singoli brani accanto ai compagni di viaggio fissi nell’avventura di Magma, Federico Luongo alla chitarra elettrica e Mario Nappi al piano e tastiere. Nell’impianto ritmico, particolarmente originale, troviamo, in piena coerenza con la passione di Alessandro Tedesco per i fiati, accanto alla batteria di Vittorio Riva, la singolare scelta di affidare ad Angelo Funaro ed alla sua tuba il posto dei consueti basso o contrabbasso.
Musicisti:
Alessandro Tedesco, trombone, live electronics, programming, sequencer, synt
Federico Luongo, electric guitar
Mario Nappi, piano & keyboards
Angelo Funaro, tuba
Vittorio Riva, drums
Special Guests:
Antonello Rapuano, keyboards (on #1, #7, #8)
Gianluca Palmieri, drums (on #8)
Giovanni Francesca, guitar (on #6)
Francesco D’alena, voice & lirics (on #9)
Anam Hermit, voice & lirics (on #4)
Tracklist:
01. Atrio Del Cavallo
02. Scappa Via
03. Mercato
04. Sirena
05. La Valle Del Gigante
06. Terremoto
07. Eruzione
08. Punta Del Nasone
09. Il Golfo Al Tramonto
Links:
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]]>L'articolo MARIO NAPPI: il mio talento per un trio… proviene da Sound Contest.
]]>Ho avuto il piacere di fare bellissime esperienze e condividere palchi molto importanti con musicisti con un’esperienza e carisma musicale che mi hanno arricchito molto, esordisce Nappi. Fortuna nella fortuna, ho avuto la possibilità di cambiare molte formazioni dalla big band al duo, proprio nel periodo della mia formazione musicale e umana, ho avuto la possibilità di studiare svariati repertori, di generi e epoche diverse.
Nappi ha studiato con Antonio Solimene, Gianluigi Goglia e Sergio Di Natale, e ha suonato a Parigi, all’Umbria Jazz, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Festival di Ravello, alla Casa del Jazz, all’Auditorium Parco della Musica e alla Villa Celimontana di Roma, al Musicultura Jazz Festival, al Nick La Rocca Jazz Festival, con musicisti come
Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Daniele Scannapieco, Marcello Rosa, Giulio Martino, Rosario Iermano, Solis String Quartet, Roberto Giangrande, Tribunal Mist Jazz Band, Saint Louis Big Band, Davide Costagliola, Gianfranco Campagnoli, e moltissimi altri.
Man mano il mio vocabolario cresceva e cresce ancora, tutt’ora, non nego mai la mia partecipazione a progetti di musicisti che richiedono la mia presenza perché lo trovo altamente stimolante. Mettersi in gioco continuamente, leggere e suonare nuova musica.
Ma Mario Nappi non si occupa soltanto di musica suonata: 29 anni sono bastati per diventare un ottimo pianista ma anche per iniziare un’intensa attività di insegnamento e molte altre cose.
Ho scritto due “metodi” molto simili a quelli studiati nei percorsi accademici, come quelli proposti dai Conservatori, ma con sonorità molto più moderne, utilizzando appunto le scale o gli arpeggi maggiormente applicati nel contesto della musica afroamericana. Sto ultimando il mio terzo libro, questa volta sarà una raccolta di pezzi per i giovani pianisti, quindi non esercizi di tecnica, ma veri e propri brani da suonare.
Ho cercato di fondere i miei studi come pianista diplomato con tutto ciò che ho studiato al di fuori del Conservatorio. Questo, in effetti, è esattamente quello che faccio attualmente nel corso delle mie lezioni, non “differenziare” ma “unire”, la musica è sempre stata una soltanto. Non utilizzo quasi mai la parola “generi musicali”, ma, per citare Miles, ci sono solo due categorie: la musica suonata bene e quella suonata male.
Molteplici gli stili cui Nappi fa riferimento ed i capiscuola a cui si ispira nell’esercitare la sua musica.
Potrebbe sembrare scontato, ma è inevitabile che alcuni pianisti più di altri abbiano attratto la mia curiosità, primo fra tutti Bill Evans, la sua concezione euro-colta del jazz e il suo tardo romanticismo. Poi, venendo ai giorni nostri, amo molto il pianismo di Mehldau, la sua concezione geometrica dell’improvvisazione, il suo concetto di Trio Jazz, la dimensione sonora che prediligo in questo momento della mia vita musicale. Tra i miei preferiti sicuramente si annoverano John Coltrane, con il suo ostentato stacanovismo, Miles, Bird, ma amo tantissimo anche i classici, Brahms, Mozart e Chopin di cui posseggo l’opera omnia e il cui patrimonio musicale non mi stanco mai di apprezzare.
Al Pomigliano Jazz Festival 2013 Mario Nappi si presenterà con un progetto in trio. Assieme a due fedeli compagni di viaggio, anzitutto amici con intersezioni nei rispettivi percorsi di vita sociale e artistica, Nappi rincorre l’afflato coi suoi tramite un metodo semplice e quasi banale: condividendo la quotidianità.
Il trio è per me un organismo vivente, una sorta di Cerbero un unico essere ma con tre teste, ognuno di noi respira parla e pensa con la propria testa ma insieme agli altri due. Cercando di essere asserviti alla musica, al gioco di squadra, non ci sono solisti. Il trio è il vero solista. Un triangolo equilatero.
Sono accompagnato in questo bellissimo viaggio, iniziato due anni fa, da Corrado Cirillo al contrabbasso e Luca Mignano alla batteria. Noi siamo prima di tutto amici, ci vediamo almeno due volte a settimana, per studiare insieme la letteratura, jazzistica e non, ma anche per mangiare una pizza o passare una giornata al mare.
Da loro non mi aspetto niente di più di quello che siamo abituati a fare a casa, quando proviamo. Voglio che si divertano, che ci divertiamo insieme. Che lasciamo giù dal palco ogni sentimento di competitività, che la musica abbia il sopravvento e che abbondino i sorrisi. Sono sicuro, sarà cosi.
Proporremo alcuni miei brani tratti dal mio disco precedente in quartetto, con la partecipazione di un eccezionale ospite d’onore… poi alcuni brani tratti dalla tradizione afroamericana e alcuni altri tratti dalla nostra di tradizione napoletana. Amo la mia cultura, la mia città, e ritengo che ci siano dei brani classici napoletani fantastici, le cui melodie si prestano molto a diventare dei veri e propri “standard”.
Non è facile immaginare i pensieri e i ripensamenti, le perplessità e i timori, i progetti, le speranze e le aspettative che percorrono la mente di un artista alla vigilia di ogni appuntamento importante.
Siamo molto emozionati, io in particolare. Pomigliano è stato il primo festival jazz che ho visto da adolescente, ricordo ancora le aspettative, i primi concerti, quando sui manifesti leggevo i nomi dei personaggi che hanno reso grande questa musica. Sono emozionato perché suono nella mia città, al Sud. Suono in un importante festival, suono davanti ai miei amici e ai miei colleghi. Come ci è già capitato, questa emozione si trasforma in adrenalina fino al momento di sedersi dietro i propri strumenti, poi si catalizzerà in emotività e, spero, in bella musica.
Si, bella musica, è questo che tutti ci aspettiamo sabato 21 settembre al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco con Mario Nappi ed il suo fantastico Trio.
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