“Another point of view” è l’album omaggio alla musica del pianista e compositore Gianni Lenoci

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L’etichetta Improvvisatore Involontario è lieta di annunciare l’uscita (oggi, venerdì 24 novembre 2023) del nuovo disco di Pietro Rosato (sax tenore, arrangiamenti), Livio Bartolo (chitarra, arrangiamenti), Pasquale Gadaleta (contrabbasso) e Francesco Cusa (batteria) dedicato al musicista Gianni Lenoci prematuramente scomparso nel 2019.

L’album, dal titolo “Another point of view”, e disponibile in formato digitale nei principali store, è un accorato omaggio alla musica del pianista e compositore Gianni Lenoci, amico e collaboratore dei quattro musicisti, e contiene alcune sue composizioni già edite in diversi lavori del passato, affiancate ad altre inedite, ma sperimentate negli anni insieme ai collaboratori.
Il compito di questo disco, proprio come suggerisce il nome stesso, è dare un altro punto di vista sulla musica di Lenoci, compositore prolifico, che ha sempre sposato la componente del rischio nei propri lavori.

Per ulteriori info:

www.improvvisatoreinvolontario.com/
info@improvvisatoreinvolontario.com

È possibile acquistare il disco in formato digitale sul sito di Improvvisatore Involontario cliccando qui

E nei seguenti store online:

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Pietro Rosato: laureato in clarinetto e musica jazz con 110, lode e menzione. Vincitore di 4 borse di studio consecutive presso la Saint Louis Music College di Roma. Docente di clarinetto jazz presso il conservatorio “Nino Rota” di Monopoli dal 2012 al 2016. Frequenta vari master di livello internazionale come Siena Jazz, William Parker, Steve Potts, Keith Tippet, Sabir Mateen, Gianni Lenoci, Bob Franceschini, ecc. Direttore artistico del “Freedom Jazz Festival” dal 2013. Fondatore della Lydian: Music School, Label, Extensive. Si esibisce come 1° Tenore nella “Saint Louis Big Band” e con Rosario Giuliani, Maria Pia De Vito, Eddie Daniels, Steve Potts, Giovanni Maier, Gianni Lenoci, Gianni Mimmo, Eugenio Colombo, Giovanni Falzone, Gaetano Partipilo ecc. Nel 2016 suona a “Umbria Jazz Festival” con il quartetto di Giovanni Angelini. Ha all’attivo diverse incisioni. Nel 2021 debutta con il suo trio “Blinding Sphere” con “Rituals”, prodotto da Emme Produzioni Musicali. Nel 2022 fonda la Lydian Extensive, orchestra a organico variabile, a disposizione delle residenze artistiche organizzate con il FJF.

Livio Bartolo: chitarrista e compositore impegnato su più fronti della scena musicale jazzistica e non, con particolare attenzione alla musica contemporanea. Diplomato col massimo dei voti in chitarra jazz e musica jazz presso il conservatorio N. Rota di Monopoli con una tesi sulle tecniche compositive di Henry Threadgill. Il suo stile chitarristico e compositivo affonda le sue radici nella tradizione jazzistica, spingendosi fino all’improvvisazione radicale, la dodecafonia e il serialismo. Ha preso parte al “feral choir” di Phil Minton, cantante d’avant garde britannico. Ha collaborato alle musiche di un film pluripremiato al Terra di Siena Film Festival, “La strada verso casa” di Samuele Rossi, musiche di Giuseppe Cassaro. Si è esibito alla Casa del Jazz di Roma con l’Hocus Pocus Explab di Gianni Lenoci, assieme a Eugenio Colombo, Tiziana Felle e Angela Tursi. Per due anni ha sperimentato nuove frontiere del suono con l’Hocus Pocus di Lenoci. Ha collaborato con Francesco Cusa nel suo progetto “Naked Musicians”. Con il collettivo di Rec (Festival della Conduction) ha lavorato assieme a Giancarlo Schiaffini, Roberto Ottaviano e Silvia Bolognesi. Vincitore della residenza di artista 2020 del MIDJ, suona nel festival “Una striscia di terra feconda” alla Casa del Jazz di Roma collaborando con il compositore e contrabbassista francese Joachim Florent, la violinista Anais Drago, la batterista Francesca Remigi e il, chitarrista Francesco Fiorenzani. E’ leader di due formazioni, il Livio Bartolo Soundscapes Trio con Andrea Esperti e Marco Calabretti e la Variable Unit che vanta quattro uscite discografiche. Collabora attualmente con il trio del batterista Enzo Lanzo, nel gruppo del trombettista Pietro Corbascio, nel progetto “The Human Web” di Francesca Remigi ed è membro stabile del collettivo Lydian Extensive che ha lavorato con il sassofonista Gaetano Partipilo e il trombettista Giovanni Falzone. Il suo ultimo album “Start From Scratch” (edito da Dodicilune) è stato selezionato tra i migliori dischi dell’anno nella classifica del top Jazz della rivista specializzata Musica Jazz e lo stesso Bartolo è stato menzionato tra i musicisti top dell’anno. Ha al suo attivo 13 dischi a suo nome.
Sito: http://www.liviobartolo.com

Francesco Cusa: batterista, compositore, scrittore, è nato a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte a quattordici anni, poi passa alla batteria facendo seminari con Ettore Fioravanti, Bruno Biriaco, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994 con la tesi: “Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica”. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Paolo Fresu ecc. In quegli anni fonda il collettivo bolognese “Bassesfere”, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Il suo percorso artistico lo porterà a suonare negli anni in Francia, Romania, Croazia, Slovenia, Bosnia/ Erzegovina, Serbia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Norvegia, Spagna, Belgio, Danimarca, Polonia, Usa, Cina, Giappone, Etiopia, Turchia. Successivamente fonda assieme a Paolo Sorge e Carlo Natoli il progetto artistico “Improvvisatore Involontario”, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologa e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Attualmente è leader dell’FCT Trio con Tonino Miano e Riccardo Grosso, del Francesco Cusa & The Assassins con Domenico Caliri, Giovanni Benvenuti, Ferdinando Romano, dell’ensemble: “Naked Musicians”, del progetto di sonorizzazione di film d’epoca “Solomovie”, dello spettacolo “Drums & Books”, co-leader dei The Lenox Brothers (Cusa/Mimmo/Martino) di Francesco Cusa E Giorgia Santoro “The black shoes”, e dello spettacolo musical-teatrale “Molesta Crudeltà”. in trio batteria e voce insieme alle attrici Alice Ferlito e Laura Giordani. Il suo Naked Musicians” è un metodo di conduction musicale che è stato realizzato in varie parti del mondo e da cui è stato tratto anche un libro di teoria musicale sulla “conduction”, chiamato, appunto “Naked Performers”. Ha eseguito musiche di Yotam Haber, Emilio Galante, Cristina Zavalloni, Magma, Alfredo Impullitti, Domenico Caliri, Tim Berne e molti altri. Insegna batteria jazz al conservatorio di Messina, dopo molti anni di insegnamento presso i conservatori di Benevento, Monopoli, Frosinone, Lecce, Reggio Calabria. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di racconti, romanzi aforismi e poesie – ha scritto un romanzo – “Vic” Algra Editore (2021) -, due raccolte di racconti- “Novelle Crudeli”, “Racconti Molesti” editi da Eris Edizioni -, un saggio – “Il Surrealismo della Pianta Grassa” edito da Algra Editore (2019) -, quattro raccolte poetiche – “Canti Strozzati” edito da “L’Erudita/Giulio Perrone Editore”, “Stimmate” edito da Algra Editore, “Nei Dintorni Della Civiltà” edito da “Di Felice Editore” (2020), “Il Mondo chiuso” – edito da “Robin Edizioni” (2021) -, due raccolte di aforismi “Ridetti e Ricontraddetti” e ”Amare, Dolci Pillole” editi da “Carthago” e “Fotocopie”- e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora dal settembre 2013 con la rivista “Cultura Commestibile”, con scritti di cinema e curando la rubrica “Il Cattivissimo”, dall’agosto 2018 con il giornale on line “Sicilia Report” curando la rubrica “Lo Stiletto”. La sua voce è presente nel “Dizionario del Jazz Italiano” a cura di Flavio Caprera. Di recente è stato vincitore al festival internazionale del libro e della cultura “Etnabook” (2021) con due poesie: “Armenti” e “Ottobre Vuoto”, rispettivamente al primo e secondo posto.
Sito: http://www.francescocusa.it

Pasquale Gadaleta: diplomato in contrabbasso classico presso il conservatorio Nino Rota di Monopoli, consegue presso lo stesso Istituto il diploma accademico di II livello in discipline musicali ad indirizzo interpretativo-compositivo in musica jazz con il massimo dei voti e la lode. È stato vincitore di borsa di studio presso i seminari di Siena Jazz dove ha studiato con Bruno Tommaso e Furio Di Castri. Ha seguito seminari e workshop di perfezionamento con Miroslav Vitous, Marc Johnson, Dennis Irwin e Rufus Reid. Nel 2007 è stato vincitore del Premio Nazionali Delle Arti sezione jazz. Ha suonato e/o inciso con, Tullio De Piscopo, Claudio Fasoli, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Massimo Urbani, Pino Minafra, Steve Lacy, John Surman, Micheal Godard, Glen Ferris, Paolo Fresu, Roberto Ottaviano, Gianni Lenoci, Steve Potts, David Murray, Karl Berger, Kent Carter, Daniele Cavallanti, Tiziana Ghiglioni, Tiziano Tononi, Joshua Roseman, Louis Sclavis, Dave Burrell, Bob Mover, Don Moyè, Steve Grossman, John Tchicai, Taylor Ho Bynum, Michael Rosen, Vince Mendoza, Joe Lovano, Irene Aebi, Dusko Goykovich, Evan Parker, Bob Moses, Paolo Fresu ed altri. Nell’anno 2011/12 è stato docente di contrabbasso jazz presso il conservatorio di Musica Niccolò Piccinni di Bari e il conservatorio Nino Rota di Monopoli.