vittorio cuculo Archivi - Sound Contest https://www.soundcontest.com/tag/vittorio-cuculo/ Musica e altri linguaggi Fri, 24 Nov 2023 11:21:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 VITTORIO CUCULO | Lo spirito di Massimo Urbani che aleggia in “I Slept in Central Park” https://www.soundcontest.com/vittorio-cuculo-lo-spirito-di-massimo-urbani-che-aleggia-in-i-slept-in-central-park/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vittorio-cuculo-lo-spirito-di-massimo-urbani-che-aleggia-in-i-slept-in-central-park Fri, 24 Nov 2023 11:21:13 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62945 Vittorio Cuculo è da considerare ormai un ex enfant prodige del jazz italiano, perché il talentuoso sassofonista si sta sempre più affermando sulla scena jazzistica nazionale grazie alle sue notevoli qualità artistiche. Dall’eccellente padronanza strumentale, fluidità di fraseggio, intensa energia comunicativa, nonché enciclopedico conoscitore del linguaggio bebop, Cuculo si sta costruendo una carriera particolarmente degna […]

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Vittorio Cuculo è da considerare ormai un ex enfant prodige del jazz italiano, perché il talentuoso sassofonista si sta sempre più affermando sulla scena jazzistica nazionale grazie alle sue notevoli qualità artistiche. Dall’eccellente padronanza strumentale, fluidità di fraseggio, intensa energia comunicativa, nonché enciclopedico conoscitore del linguaggio bebop, Cuculo si sta costruendo una carriera particolarmente degna di nota. Il suo percorso di formazione è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosa della “Berklee College of Music” di Boston) e molti titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti,  il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per “Solisti Jazz”, il premio come “Miglior Solista Strumentale” al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo “European Jazz Award 2020” assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, il primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”, oltre a essersi classificato al primo posto al “Roma Jazz Contest”. Le sue fulgide doti gli permettono di condividere palco e studio di registrazione, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, al fianco di numerose eccellenze del jazz italiano e internazionale, come: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Dario Rosciglione, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Eric Legnini, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Andrea Beneventano, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato valorizzato anche fuori dai confini nazionali, in Paesi quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania, Emirati Arabi Uniti. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3. Il 20 ottobre, pubblicato da Jando Music e Via Veneto Jazz, è uscito “I Slept in Central Park – A Tribute to Massimo Urbani”, affettuosissimo omaggio a una figura iconica del sassofono jazz come Massimo Urbani, a trent’anni di distanza dalla sua scomparsa. Con Vittorio Cuculo, a condividere questa esperienza discografica, cinque colonne portanti del jazz del calibro di Andrea Beneventano al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso, Gegè Munari alla batteria e due superospiti come Stefano Di Battista al sax soprano e alto e Maurizio Urbani (fratello di Massimo) al sax tenore. Un album, intriso di gioioso senso dello swing, in cui l’amore verso Massimo Urbani si manifesta attraverso ogni singola nota.

 

Il 20 ottobre scorso, pubblicato dall’etichetta “Jando Music” in collaborazione con “Via Veneto Jazz”, è uscito il tuo nuovo lavoro discografico intitolato “I Slept in Central Park – A Tribute to Massimo Urbani”, un amorevole omaggio al grande sassofonista jazz Massimo Urbani, prematuramente scomparso trent’anni fa. Al tuo fianco, la formidabile sezione ritmica del 1993 del quartetto di Massimo Urbani: Andrea Beneventano al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria. Più la presenza di due eccezionali guest come Maurizio Urbani (sax tenore) e Stefano Di Battista (sax soprano e sax alto). Soprattutto dal punto di vista emotivo, quali sensazioni hai provato quando sei entrato in studio per registrare questo disco dedicato a un gigante come Massimo Urbani accompagnato proprio dal suo trio del 1993 e impreziosito dalla collaborazione di due straordinari jazzisti come Maurizio Urbani e Stefano Di Battista?

Per me è stata una grande gioia e un grande privilegio aver registrato e condiviso questo lavoro con dei musicisti incredibili come Stefano Di Battista, Maurizio Urbani, Gegè Munari, Andrea Beneventano e Dario   Rosciglione, ognuno con un percorso e una carriera molto importanti, ma ciascuno mosso dall’affetto e dal desiderio di ricordare una figura storica e capitale come quella del grande genio Massimo Urbani. Un ringraziamento speciale va a Eugenio Rubei per essere stato l’ideatore, a Giandomenico Ciaramella, Matteo Pagano, Jando Music e Via Veneto Jazz, Cristiana Piraino, Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Luciano Linzi, Ascanio Cusella e a tutto lo staff e ai meravigliosi musicisti con i quali ho avuto l’onore di poter condividere musica in ricordo di Massimo Urbani.

Il 21 ottobre, invece, hai presentato ufficialmente l’album alla “Casa del Jazz” con la formazione al completo con cui hai inciso il CD. Il pubblico come ha vissuto questo concerto e qual è stata la tua percezione emozionale prima, durante e dopo il live?

Quella del 21 ottobre è stata una serata speciale con la presentazione del disco alla Casa del Jazz a Roma. Non nascondo che l’emozione è stata tanta, perché il numeroso e caloroso pubblico ha regalato a tutti noi un Sold Out, per la gradita presenza di altri importanti musicisti che hanno assistito al concerto, ma anche e soprattutto perché ho avvertito netta e chiara la sensazione del grande affetto e ammirazione verso l’importantissima figura di Massimo Urbani. Abbiamo voluto render omaggio a un gigante del mondo del jazz. Tutto si è svolto con questo spirito, dall’introduzione all’evento, fatta da Luciano Linzi, fino all’esecuzione dei brani e alla entusiastica accoglienza e amorevole partecipazione da parte degli ascoltatori.

Venendo al disco, in “I Slept in Central Park – A Tribute to Massimo Urbani” figurano otto brani fra cui anche una sua composizione originale intitolata I Got Rock. Secondo quale criterio hai scelto la tracklist dell’album?

La tracklist è stata impostata sull’idea di eseguire, a trent’anni dalla scomparsa, composizioni che Massimo Urbani amava suonare, con lo spirito di omaggiarlo ma anche – e soprattutto – con la voglia e il desiderio di suonare insieme del buon jazz, in un ideale abbraccio fatto di suoni, ricordi ed emozioni.

Per un sassofonista talentuoso ma ancora giovane come te è senza dubbio molto complicato misurarsi con un tributo dedicato a un’icona sacra del calibro di Massimo Urbani. In questi casi il rischio altissimo è sempre quello di somigliare troppo all’originale, soprattutto nel fraseggio. Tu, pur giustamente ispirandoti a lui, che tipo di lavoro hai fatto su te stesso per cercare di trovare una tua identità personale nel rendergli omaggio senza cedere alla tentazione di emularlo?

Ogni sassofonista ha dei suoi punti di riferimento e un proprio bagaglio di preparazione che lo contraddistingue. Nel caso di Massimo Urbani questo aspetto è ancora più evidente: il suo sax graffiava quando era il momento, diventava virtuoso e inarrivabile sul registro acuto, ma anche lirico e romantico, intenso e appassionato. Lui aveva un suono profondo e generoso come pochi riuscivano a ottenere. Il suo strumento restituiva ciò che lui era. Ho sempre ascoltato e studiato Urbani. Non ho mai avuto l’onore di poterlo conoscere personalmente, ma rappresenta e rappresenterà sempre un enorme esempio di smisurato talento e infinita musicalità. Posso dire di aver avuto la fortuna e il privilegio di poter condividere musica con grandi jazzisti che hanno suonato tanto con lui e, proprio grazie alla loro musica, la loro esperienza e grande professionalità, cerco sempre di migliorarmi e far il possibile per crescere artisticamente e personalmente.

L’indispensabile presenza e la guida sicura di cinque jazzisti di assoluto livello come Andrea Beneventano, Dario Rosciglione, Gegè Munari, Maurizio Urbani e Stefano Di Battista ti hanno aiutato a interiorizzare meglio lo stile e lo spirito di Massimo Urbani?

Assolutamente sì. Suonare con musicisti di quella levatura sicuramente stimola a dare il meglio. Ti dà grande sicurezza e soprattutto ti dà la possibilità di immergerti completamente nel meraviglioso mondo del jazz. Di Massimo Urbani conosco le incisioni, ho quasi tutti i suoi lavori discografici, lo ho ascoltato e studiato molto   e continuo a farlo.  Ammiro tanto un tratto favoloso del suo temperamento che si percepisce nella sua musica: la generosità del suono e la totale identificazione con il sax. È stato un privilegio assoluto e una grande emozione condividere musica con strepitosi jazzisti per onorare la memoria di una figura così importante e storica come quella di Urbani.

Mentre eri in studio per registrare i brani del CD hai pensato più all’aspetto interpretativo dello stile di Massimo Urbani oppure hai focalizzato di più l’attenzione sull’aspetto squisitamente tecnico del suo sassofonismo?

L’esperienza in studio per registrare questo lavoro, per ricordare e rendere omaggio a Massimo Urbani è stata davvero molto intensa ed emozionante. Ho cercato di esprimere tutto ciò che sono ispirandomi al grande suono, alla profonda anima e alla sua genialità unica. Spero sia stato il modo migliore per ricordarlo a trent’anni dalla sua prematura scomparsa.

Ora, riascoltando il disco a distanza di tempo dall’incisione, ritieni di essere riuscito nell’intento di trasmettere il tuo messaggio artistico attraverso “I Slept in Central Park – A Tribute to Massimo Urbani”?

Spero di sì. Registrare quei brani con il Trio ’93 con i grandi Gegè Munari, Andrea Beneventano, Dario Rosciglione e con due ospiti sensazionali come Stefano Di Battista e Maurizio Urbani, credo sia stato il modo migliore di rendere omaggio a questo fuoriclasse assoluto.

Oltre a presentare l’album il più possibile in giro per l’Italia e magari anche all’estero, qual è l’augurio più grande che fai a te stesso dopo la pubblicazione di questo CD?

Mi auguro che il jazz trovi sempre più ascolto e spazio. E per quanto mi riguarda che riesca a migliorarmi e crescere sempre come uomo e come artista.

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Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci in un tributo a Charlie Parker il 14 maggio a Napoli https://www.soundcontest.com/vittorio-cuculo-quartet-feat-gege-munari-special-guest-lucia-filaci-in-un-tributo-a-charlie-parker-il-14-maggio-a-napoli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vittorio-cuculo-quartet-feat-gege-munari-special-guest-lucia-filaci-in-un-tributo-a-charlie-parker-il-14-maggio-a-napoli Wed, 10 May 2023 07:28:32 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60554 A Napoli, Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci in un tributo a Charlie Parker Villa di Donato (Piazza Sant’Eframo Vecchio – Napoli), centro di rara eleganza per eventi culturali, musica dal vivo e teatro, ospiterà il concerto firmato Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci di […]

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A Napoli, Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci in un tributo a Charlie Parker

Villa di Donato (Piazza Sant’Eframo Vecchio – Napoli), centro di rara eleganza per eventi culturali, musica dal vivo e teatro, ospiterà il concerto firmato Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci di domenica 14 maggio alle 21:00. Insieme al giovane e talentuoso sassofonista Vittorio Cuculo, due brillanti musicisti della scena jazzistica nazionale come Danilo Blaiotta (pianoforte) ed Enrico Mianulli (contrabbasso), il Featuring di un’autentica istituzione del jazz italiano ed europeo del calibro di Gegè Munari (batteria) e la Special Guest Lucia Filaci (voce), sopraffina cantante e compositrice. Il repertorio del concerto sarà dedicato a una figura iconica della storia del jazz, uno fra i più influenti e rappresentativi sassofonisti e compositori di sempre della tradizione jazzistica: Charlie Parker. Con profondo amore e smisurata passione, il tutto nel segno di un travolgente senso dello swing, Vittorio Cuculo, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Gegè Munari e Lucia Filaci rileggeranno alcuni immortali standard autografati dall’immenso Parker per regalare al pubblico uno spumeggiante viaggio musicale che, anche grazie al calore tutto partenopeo di due napoletani doc come Gegè Munari e Lucia Filaci, sarà un’esplosione di energia.

Biografia

Dalla notevole padronanza strumentale, fluidità di fraseggio, cantabilità, inventiva e raffinatezza, nonché conoscitore enciclopedico del linguaggio bebop, Vittorio Cuculo è molto più di una promessa del sassofono jazz italiano. Il suo percorso di studi è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosa della “Berklee College of Music” di Boston) e molti titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti,  il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per Solisti Jazz, il premio come Miglior Solista Strumentale al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo European Jazz Award 2020 assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, il primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”, oltre a essersi classificato al primo posto al “Roma Jazz Contest”. Nonostante la sua giovane età, il sassofonista romano ha già condiviso il palco insieme a numerosi nomi altisonanti del jazz italiano e internazionale, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, tra i quali: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Dario Rosciglione, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Eric Legnini, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Andrea Beneventano, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato apprezzato pure fuori dai confini nazionali, in nazioni quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania, Emirati Arabi Uniti. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3.

 

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LUCIA FILACI QUARTET feat. VITTORIO CUCULO – “A TU PER TU” il 18 febbraio a Roma presenta il nuovo album “A tu per tu” https://www.soundcontest.com/lucia-filaci-quartet-feat-vittorio-cuculo-a-tu-per-tu-il-18-febbraio-a-roma-presenta-il-nuovo-album-a-tu-per-tu/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lucia-filaci-quartet-feat-vittorio-cuculo-a-tu-per-tu-il-18-febbraio-a-roma-presenta-il-nuovo-album-a-tu-per-tu Thu, 16 Feb 2023 16:43:11 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=59501 A Roma, il quartetto della cantante Lucia Filaci arricchito dall’ospite Vittorio Cuculo al sax, presenterà il suo primo album da leader intitolato “A Tu per Tu” Il teatro Artificio-La Fabbrica delle Arti (Via Monte Ruggero, 44 – Roma), sabato 18 febbraio alle 20:30, sarà la splendida cornice del concerto (ingresso 10 EURO, 8 EURO per […]

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A Roma, il quartetto della cantante Lucia Filaci arricchito dall’ospite Vittorio Cuculo al sax, presenterà il suo primo album da leader intitolato “A Tu per Tu”

Il teatro Artificio-La Fabbrica delle Arti (Via Monte Ruggero, 44 – Roma), sabato 18 febbraio alle 20:30, sarà la splendida cornice del concerto (ingresso 10 EURO, 8 EURO per i soci dell’Artificio) di Lucia Filaci Quartet Feat. Vittorio Cuculo, spumeggiante formazione costituita da Lucia Filaci (voce), Andrea Beneventano (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Gegè Munari (batteria), impreziosita dalla presenza di Vittorio Cuculo al sax alto, ospite del live. La giovane cantante jazz e compositrice romana, di origine partenopea, presenterà il suo disco (primo da leader) uscito martedì 29 settembre 2022 per l’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti contenente brani originali figli della sua fecondità compositiva congiuntamente ad alcuni standard facenti parte dell’inesauribile tradizione jazzistica. Fra questi spicca Serenade to Sweden, giottesco capolavoro dall’immenso Duke Ellington, (ri)letto in una versione particolarmente creativa anche per l’uso della vocalità lirica. Ad arricchire ancor di più questo progetto discografico, spicca la presenza di ben sette ospiti di grande prestigio del calibro di: Stefano Di Battista (sax alto in Che M’Importa del Mondo), Fabrizio Aiello (percussioni e arrangiamento in Estate sei Mia), Emanuele Urso (clarinetto in Friariello Swing), Vittorio Cuculo (sax alto in My Swing Mood, Noi Siamo il Jazz e Donna Lee), Juan Carlos Albelo (voce e violino in Estate sei Mia), Monica Tenev (flauto in Estate sei Mia) e Tommaso Romeo (voce in Friariello Swing). Gli arrangiamenti dei brani sono opera di Lucia Filaci, Andrea Beneventano, Dario Rosciglione e Gegè Munari, ad esclusione di Estate sei Mia (arrangiamento di Fabrizio Aiello) e Friariello Swing (arrangiamento delle voci di Antonello Paliotti). A Tu per Tu è un disco dal quale si denota un profondo rispetto verso la tradizione del jazz, soprattutto dal punto di vista del linguaggio, con dei marcati richiami anche alla cosiddetta “Swing Era”, ma c’è spazio inoltre per nuance appartenenti al latin jazz brasiliano e all’afro-cuban jazz, che rendono questo album policromatico sotto l’aspetto stilistico. Altro valore aggiunto presente nel CD, le note di copertina di tre figure assai autorevoli del canto jazz come Nicky Nicolai, Susanna Stivali e Joy Garrison. Per ciò che concerne il mood di A Tu per Tu, l’autrice dell’album Lucia Filaci lo presenta così: «A Tu per Tu è il titolo del mio primo lavoro discografico. Ho scelto di intitolarlo così perché ritengo, a partire dalla mia esperienza, che solo guardandosi dentro e accettandosi per ciò che si è come artisti e come individui, ci si possa dare la possibilità di essere quello che si desidera. Questo lavoro, difatti, rappresenta per me un passaggio di vita fondamentale, ossia la scelta di trasformare il mio percorso e la mia vocalità da cantante lirica a cantante jazz. Ma soprattutto accettare che queste componenti possano convivere perfettamente e in equilibrio dentro di me, il tutto coeso con uno stile e un linguaggio musicale come il jazz, un “luogo” dove la creatività è libera di esprimersi. Infatti, in questo progetto discografico ho espresso proprio questo concetto attraverso tutti i mezzi che avevo a disposizione: la melodia, il ritmo e lo stile di ogni brano. Tutti diversi, ma che riconducono a un unico linguaggio, chiaro ed efficace, affinchè si potessero creare delle immagini per le storie che ho voluto raccontare. Tassello fondamentale, i musicisti eccezionali con in quali ho condiviso questo disco, che hanno saputo dare forma alle mie idee valorizzandole. Oltre ai miei brani originali, è importante la presenza di uno standard di Duke Ellington (Serenade To Sweden, n.d.r.), un compositore che attraverso la voce della famosa cantante Alice Babs ha saputo offrirmi una risposta alla domanda che mi ponevo da anni: «Può convivere la vocalità lirica in uno standard jazz?» Se siete curiosi, troverete la risposta nel disco». Il concerto di Lucia Filaci Quartet Feat. Vittorio Cuculo rappresenta un’imperdibile occasione per tutti i jazzofili della prima ora di immergersi in un fascinoso viaggio nel jazz mainstream, in cui lo swing regna sempre sovrano.

 

Biografia

Cantante particolarmente poliedrica e raffinata, brillante nel destreggiarsi tra differenti generi musicali, soprattutto dalla lirica al jazz, nonché sopraffina compositrice, Lucia Filaci nasce a Roma, ma di origine napoletana. Inizia i suoi studi musicali all’età di otto anni nel Coro di Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, mentre diciottenne intraprende lo studio del canto lirico, laureandosi nel 2018 con il massimo dei voti presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni.  L’interesse sin da piccola di vari generi musicali e la passione per la danza, la portano negli anni alla ricerca di uno stile personale capace di far coesistere insieme il linguaggio dell’opera lirica con il jazz. Si forma nel canto lirico con i maggiori docenti e cantanti del panorama italiano e internazionale, partecipando come allieva effettiva a delle prestigiose masterclass internazionali: Santa Cecilia Opera Studio, Roma Opera Campus, Corso d’Opera. Nel 2019 viene selezionata come allieva effettiva al Master Divertimento Ensemble Musica Vocale da Camera del Novecento e Contemporanea con la docente Alda Caiello, a Milano. Intraprende la carriera da solista in numerose produzioni operistiche al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Teatro Flavio Vespasiano (Omaggio a Nino Rota), Luglio Musicale Trapanese, (in Medium di G. C. Menotti), Teatro Verdi di Firenze, Teatro Secci di Terni (L’Opera delle Filastrocche Rodari & Piccolo Spazzacamino Britten), Festival Ass. InCanto (Omaggio a Kurt Weill) e Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano (Dido en Aeneas). È selezionata come soprano solista per la prima assoluta a Roma del brano contemporaneo A Dante di Denis Cohen, al teatro India di Roma. Nel 2021 è vincitrice del premio “Paola Azzolini” del Concorso Internazionale Elsa Respighi Liriche da Camera Ottonovecento Italiano, in duo con il pianista Lorenzo Carulli, con il quale attualmente propone un repertorio di musica da camera del Novecento e contemporanea. Per quanto riguarda il canto jazz, studia con Maria Pia De Vito, Elisabetta Antonini e Susanna Stivali. È stata voce solista della Briccialdi Big Band diretta da Fabrizio Benevelli, esibendosi in numerosi concerti, fra cui come solista al San Valentino Jazz Festival con Fabrizio Bosso. Condivide il palco insieme a nomi blasonati nell’ambito jazzistico nazionale e internazionale, fra i quali Gegè Munari, Stefano Di Battista, Dario Rosciglione, Andrea Beneventano, Fabrizio Aiello, Joy Garrison, Susanna Stivali, Maurizio Urbani, Antonello Salis, Walter Ricci.  Nel 2022 è vincitrice del Premio Social al Premio Internazionale per Solisti Jazz “Massimo Urbani”.  È stata voce solista nei Sacred Concert di Duke Ellington diretta da Marco Tiso e l’orchestra Sabina Foronovana con il Coro del Conservatorio di Santa Cecilia diretti da Carla Marcotulli. Nel 2022 partecipa come voce solista al concerto Saudades (Omaggio a Chico Buarque) e Coppola Rossa (cantata per quattro voci e orchestra) di Antonello Paliotti. Figura come ospite nel disco Ensemble di Vittorio Cuculo. Da solista, si è esibita alla Casa del Jazz di Roma, Jazz a Kilometro Zero di Stefano Di Battista, Festival Jazz Montemario (dedicato a Massimo Urbani), Alexanderplatz Jazz Club, Gregory’s Jazz Club, Charity Jazz Club, Dram Jazz Club, Elegance Jazz Club, Teatro Brancaccio di Roma.

 

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STEFANO DENTICE – UFFICIO STAMPA INDIPENDENTE

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Vittorio Cuculo Quartet (feat. Gegè Munari) presenta “Ensemble” a Roma il 17 dicembre https://www.soundcontest.com/vittorio-cuculo-quartet-feat-gege-munari-presenta-ensemble-a-roma-il-17-dicembre/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vittorio-cuculo-quartet-feat-gege-munari-presenta-ensemble-a-roma-il-17-dicembre Wed, 15 Dec 2021 08:49:57 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=53239 VITTORIO CUCULO QUARTET – “ENSEMBLE” IN CONCERTO ALLA CASA DEL JAZZ, VENERDÌ 17 DICEMBRE, ALLE 21:00   A Roma, Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari e guest Lucia Filaci presentano il nuovo disco intitolato Ensemble La Casa del Jazz di Roma, storico e prestigioso scenario per la musica dal vivo famosissimo in tutta Italia (e […]

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VITTORIO CUCULO QUARTET – “ENSEMBLE”

IN CONCERTO ALLA CASA DEL JAZZ, VENERDÌ 17 DICEMBRE, ALLE 21:00

 

A Roma, Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari e guest Lucia Filaci presentano il nuovo disco intitolato Ensemble

La Casa del Jazz di Roma, storico e prestigioso scenario per la musica dal vivo famosissimo in tutta Italia (e non solo), venerdì 17 dicembre alle 21:00 sarà la cornice del concerto firmato Vittorio Cuculo 4et feat. Gegè Munari e guest Lucia Filaci, brillante formazione costituita da Vittorio Cuculo (sax soprano e sax alto), Danilo Blaiotta (pianoforte), Enrico Mianulli (contrabbasso), lo straordinario Gegè Munari (batteria), colonna portante del jazz nazionale e internazionale e la talentuosa ospite Lucia Filaci (voce). Questo evento, per il quale è previsto un biglietto d’ingresso di 10 euro, sarà un live di presentazione del nuovo album dal titolo Ensemble, targato Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana, disco pubblicato dall’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti. Uscito in digitale e in copia fisica martedì 18 maggio 2021, Ensemble rappresenta un appassionato e caloroso inno alla tradizione jazzistica, album in cui la tracklist è composta da nove brani, di cui sei sono celeberrimi standard jazz, riarrangiati, appartenenti alla storia di questo genere musicale, autografati da Charlie Parker, Errol Garner, Richard Rodgers, Lorenz Hart, Juan Tizol, Duke Ellington, Thelonious Monk, ma vi è anche spazio per Brava (storica canzone scritta da Bruno Canfora e portata al successo dalla leggendaria Mina) interpretata dalla voce di Lucia Filaci e per due composizioni originali siglate dal chitarrista jazz e arrangiatore Roberto Spadoni, ossia Io Non Ridevo e Fuga di Notizie. In Ensemble, oltre (ovviamente) alla presenza di tre fulgidi talenti come Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli e Lucia Filaci – e all’irrinunciabile perno della sezione ritmica Gegè Munari, ricoprono un importantissimo ruolo i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana che, soprattutto dal punto di vista del sound, apportano il loro significativo contributo, così come l’eccellente percussionista Dimitri Fabrizi alle prese con la marimba in Misty. Altro inestimabile valore aggiunto del disco è il fondamentale apporto degli arrangiatori Riccardo Nebbiosi, Massimo Valentini, Mario Corvini e Roberto Spadoni, un CD ulteriormente impreziosito dalle note di copertina firmate da tre figure di assoluto prestigio quali Stefano Di Battista, Paolo Fresu ed Eugenio Rubei. Vittorio Cuculo, leader della formazione, dichiara: «Caratterizzato da uno spirito di incontro, Ensemble rappresenta un’idea di aggregazione fra generazioni diverse ed esperienze differenti, generi e stili musicali anch’essi diversi, mettendo in risalto la dimensione del “Noi”, importantissima nel fare musica, perché ci unisce, ci consente di stare insieme. E oggi, come non mai, questo è di vitale importanza. Inoltre, trattandosi del mio secondo CD (il mio primo è Between), il lavoro comprende un’orchestrazione per strumenti a fiato, dunque testimonia la voglia di condividere il percorso discografico con altri musicisti che suonano il mio stesso strumento. In sostanza, Ensemble è l’idea che il senso dell’appartenenza a un organismo più grande, in questo caso il jazz, debba essere recuperato e rinvigorito, donandogli acqua e linfa, così come si fa con una pianta, per farla crescere bella e robusta».

Il concerto del Vittorio Cuculo 4et feat. Gegè Munari e guest Lucia Filaci sarà un regalo natalizio per tutti gli amanti della buona e vera musica jazz, con la “J” maiuscola, un live garanzia di spettacolo e swing à gogo.

Biografia

In possesso di una grande padronanza strumentale, agilità di fraseggio, cantabilità, estro ed energia, nonché profondo conoscitore del linguaggio bebop, Vittorio Cuculo è più che una promessa del sassofono jazz italiano. Il suo percorso di studi è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosissima della “Berklee College of Music” di Boston) e numerosi titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti,  il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per Solisti Jazz, il premio come Miglior Solista Strumentale al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo European Jazz Award 2020 assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, fino al recentissimo primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”. Nonostante i suoi 28 anni, il sassofonista romano ha già condiviso il palco insieme a svariati nomi altisonanti del jazz italiano e internazionale, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, tra i quali: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato apprezzato pure fuori dai confini nazionali, in nazioni quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania, Emirati Arabi Uniti. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3.

 

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VITTORIO CUCULO QUARTET incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana” | Ensemble https://www.soundcontest.com/ensemble-vittorio-cuculo-quartet-incontra-i-sassofoni-della-filarmonica-sabina-foronovana/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ensemble-vittorio-cuculo-quartet-incontra-i-sassofoni-della-filarmonica-sabina-foronovana Tue, 01 Jun 2021 15:17:06 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=50278 Non capita spesso di incontrare un musicista che, superando le normali competenze dell’ottimo professore che padroneggia con disinvoltura la tecnica del proprio strumento, riesca a farlo parlare, a dargli un’anima. E’ questa una delle caratteristiche che contraddistinguono i “grandi”, quegli artisti che hanno un “quid” in più, quel qualcosa di indefinibile, normalmente detto “talento”, capace […]

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VITTORIO CUCULO QUARTET incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana”
Ensemble
WOW RECORDS
2021

Non capita spesso di incontrare un musicista che, superando le normali competenze dell’ottimo professore che padroneggia con disinvoltura la tecnica del proprio strumento, riesca a farlo parlare, a dargli un’anima. E’ questa una delle caratteristiche che contraddistinguono i “grandi”, quegli artisti che hanno un “quid” in più, quel qualcosa di indefinibile, normalmente detto “talento”, capace di trasmettere particolari emozioni al proprio ascoltatore.

Non credo di esagerare affermando che è proprio questo il caso di Vittorio Cuculo, saxofonista alto e soprano che ha recentemente pubblicato Ensemble, il suo nuovo disco dal titolo non casuale e quanto mai appropriato, perché nella pratica, com’è scritto nel sottotitolo del disco,  il Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana”.

Andiamo dunque a chiarire un aspetto per volta.

Il disco è formato da una raccolta di brani, che per la maggior parte, con l’eccezione di Brava, del Maestro  Bruno Canfora, e di un altro paio di brani composti da Roberto Spadoni, sono classici del jazz rivenienti dalla prolifica produzione dei grandi “maestri”, Charlie Parker, Errol Garner, Duke Ellington, Thelonius Monk, ecc.

E’ quindi evidente l’intenzione di Vittorio Cuculo di confrontarsi in questo disco con il bebop delle grandi scuole jazzistiche internazionali sebbene seguendo degli arrangiamenti nuovi, firmati da Riccardo Nebbiosi, Mario Corvini, Roberto Spadoni e Massimo Valentini, gradevoli per freschezza e originalità ma sempre sobri e rispettosi degli intenti iniziali degli autori.

Il pianista Danilo Blaiotta e il contrabbassista Enrico Mianulli, sono i due giovali talentuosi, almeno quanto il titolare Cuculo – e come poteva essere diversamente? – che partecipano alla formazione del quartetto, completato e consacrato dalla partecipazione di un mito, un vero e proprio pezzo di storia del jazz italiano, il grande batterista Gegè Munari.

Al nucleo portante del quartetto così formato, si affiancano con un significativo apporto il complesso di fiati I Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana”, la bravissima cantante Lucia Filaci, nell’impegnativo ruolo di interpretare Brava, che fu già un cavallo di battaglia di Mina, l’ottimo percussionista Dimitri Fabrizi alla marimba nel brano Misty, e il contributo del chitarrista Roberto Spadoni, in veste di autore, arrangiatore e chitarrista.

La certificazione di questo progetto è dato dall’inanellamento della catena di referenze che lo contraddistingue nel suo complesso.

È infatti del tutto superfluo elencare i meriti artistici del grande batterista napoletano Gegè Munari, la grandissima qualità delle collaborazioni e l’innumerevole quantità dei nomi più altisonanti del jazz nazionale e internazionale con cui ha avuto contatti artistici e percorso la sua brillantissima carriera.

Ora, siccome dall’ascolto si evince con chiarezza quali sono i riferimenti artistici di Vittorio Cuculo e, del resto, sarebbe quasi tedioso elencare tutti riconoscimenti di studio, i premi e le collaborazioni che ha collezionato nella sua ancor breve, ma intensa e prospetticamente lunga, carriera appare sicuramente più semplice darsi risposta a una semplice domanda: «Come mai un grande nome come Gegè Munari, consolidata icona e “padre” di una considerevole pagina del jazz Italiano, avrebbe deciso di scendere in campo al fianco di un giovane saxofonista e del suo gruppo?».
L’ovvia risposta è che, dall’alto della sua esperienza, ha saputo subito intuire di aver trovato un musicista che si sposava completamente col suo “groove” innato, di aver incontrato un nuovo talento, di quelli che non capita tutti i giorni di scoprire e apprezzare, il quale, per il momento, ha solo iniziato a far parlare di sé.

Non è infine secondario leggere le note di copertina del disco, firmate Stefano Di Battista, Paolo Fresu ed Eugenio Rubei, per convincersi della stima che il giovane Cuculo gode già nell’ambiente del jazz e tra i suoi colleghi più blasonati.

Sono proprio questi “certificati di garanzia” la migliore promozione per tutto l’Ensemble di Vittorio Cuculo.

Musicisti:

Vittorio Cuculo, Sax Alto e Soprano
Danilo Blaiotta, Piano
Enrico Mianulli, Contrabbasso
“The Legend” Gegè Munari, Batteria
Lucia Filaci, Voce in Brava
Roberto Spadoni, Chitarra
Dimitri Fabrizi, Marimba

I Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana”:
Lorenzo Abati, Simone Bellagamba, Diego Bettazzi, Riccardo Bussetti, Leonardo Crescimbeni, Giulia De Mico, Francesco Desideri, Francesco Dominicis, Andrea Leonardi, Alessio Micheli, Riccardo Nebbiosi, Andrea Piccione

Tracklist:

1 – Io Non Ridevo (di Roberto Spadoni)
2 – Donna Lee – (di Charlie Parker, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi)
3 – Misty – (di Errol Garner, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi)
4 – Brava – (di Bruno Canfora, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi)
5 – My Funny Valentine (di Richards Rodgers, Lorenz Hart, arrangiamento di Massimo Valentini)
6 – Fuga di Notizie (di Roberto Spadoni)
7 – Caravan (di Juan Tizol, Duke Ellington, arrangiamento di Mario Corvini)
8 – Bye-Ya (di Thelonious Monk, arrangiamento di Roberto Spadoni)
9 – My Funny Valentine (di Richards Rodgers, Lorenz Hart, arrangiamento di Massimo Valentini)

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VITTORIO CUCULO QUARTET: esce il nuovo disco “Ensemble” https://www.soundcontest.com/vittorio-cuculo-quartet-esce-il-nuovo-disco-ensemble/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vittorio-cuculo-quartet-esce-il-nuovo-disco-ensemble Sat, 15 May 2021 16:41:08 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=49909 Il nuovo disco di Cuculo, con il grande Gegè Munari, disponibile in digitale e in copia fisica da martedì 18 maggio 2021 Intitolato Ensemble, il nuovo disco firmato Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana” è disponibile sui principali digital stores e in copia fisica da martedì 18 maggio 2021. Prodotto dall’etichetta […]

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Il nuovo disco di Cuculo, con il grande Gegè Munari, disponibile in digitale e in copia fisica da martedì 18 maggio 2021

Intitolato Ensemble, il nuovo disco firmato Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana” è disponibile sui principali digital stores e in copia fisica da martedì 18 maggio 2021. Prodotto dall’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti, in questo album, insieme al sassofonista Vittorio Cuculo (sax alto, sax soprano in Misty), compongono la sezione ritmica Danilo Blaiotta, pianista di talento della nuova generazione, Enrico Mianulli, contrabbassista di notevole esperienza e solidità ritmica e, dulcis in fundo, una vera e propria leggenda vivente della batteria jazz nazionale e internazionale: Gegè Munari. ll batterista campano non ha bisogno di presentazioni, basti pensare soltanto che ha calcato moltissimi palchi al fianco di autentiche icone sacre della storia del jazz (e non solo) come Gato Barbieri, Chet Baker, Dexter Gordon, Astor Piazzolla, Johnny Griffin, solo per citarne alcuni. Ad arricchire questo intrigante quartetto, la talentuosa cantante Lucia Filaci (in Brava), l’ottimo chitarrista e arrangiatore Roberto Spadoni (in Io non Ridevo, Fuga di Notizie e Bye-Ya), il brillante percussionista Dimitri Fabrizi (marimba in Misty) e i Sassofoni della Filarmonica Sabina “Foronovana”, coeso ensemble di fiati che apporta il suo significativo contributo sonoro al CD. La tracklist è formata da nove brani, di cui Donna Lee (Charlie Parker, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Misty (Errol Garner, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Brava (Bruno Canfora, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), My Funny Valentine (Richards RodgersLorenz Hart, arrangiamento di Massimo Valentini anche della live version), Caravan (Juan Tizol-Duke Ellington, arrangiamento di Mario Corvini) e Bye-Ya (Thelonious Monk, arrangiamento di Roberto Spadoni) sono famosi e importanti standard appartenenti alla tradizione jazzistica (eccezion fatta per Brava), mentre Io non Ridevo e Fuga di Notizie sono composizioni originali figlie della fervida creatività di Spadoni.

Ensemble è un disco ancorato alla tradizione del jazz, ma al tempo stesso è concepito con l’intenzione di far emergere lo spirito di aggregazione fra tutti i musicisti. Arricchito dall’incontro tra generazioni e personalità diverse, tutto il materiale musicale trova continuità e amalgama nelle sonorità proposte dal sax del leader del quartetto. Inoltre, Ensemble è impreziosito dalle note di copertina scritte da due giganti del jazz come Stefano Di Battista e Paolo Fresu, e dalle liner notes autografate da Eugenio Rubei, patron dello storico jazz club Alexander Platz. Vittorio Cuculo si esprime così sul suo nuovo progetto discografico: «Caratterizzato da uno spirito di incontro, Ensemble rappresenta un’idea di aggregazione fra generazioni diverse ed esperienze differenti, generi e stili musicali anch’essi diversi, mettendo in risalto la dimensione del “Noi, importantissima nel fare musica, perché ci unisce, ci consente di stare insieme. E oggi, come non mai, questo è di vitale importanza. Inoltre, trattandosi del mio secondo CD (il mio primo è Between), il lavoro comprende un’orchestrazione per strumenti a fiato, dunque testimonia la voglia di condividere il percorso discografico con altri musicisti che suonano il mio stesso strumento. In sostanza, Ensemble è l’idea che il senso dell’appartenenza a un organismo più grande, in questo caso il jazz, debba essere recuperato e rinvigorito, donandogli acqua e linfa, così come si fa con una pianta, per farla crescere bella e robusta».

 

Biografia

In possesso di una grande padronanza strumentale, agilità di fraseggio, cantabilità ed estro, nonché profondo conoscitore del linguaggio bebop, Vittorio Cuculo è più che una promessa del sassofono jazz italiano. Il suo percorso di studi è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosissima della “Berklee College of Music” di Boston) e numerosi titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti,  il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per Solisti Jazz, il premio come Miglior Solista Strumentale al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo European Jazz Award 2020 assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, fino al recentissimo primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”. Nonostante i suoi 27 anni, il sassofonista romano ha già condiviso il palco insieme a svariati nomi altisonanti del jazz italiano e internazionale, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, tra i quali: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato apprezzato pure fuori dai confini nazionali, in nazioni quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3.

 

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