Mauro Tre Archivi - Sound Contest https://www.soundcontest.com/tag/mauro-tre/ Musica e altri linguaggi Wed, 06 Dec 2023 13:37:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 BRIGHT MAGUS | Jungle Corner https://www.soundcontest.com/bright-magus-jungle-corner/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bright-magus-jungle-corner Wed, 06 Dec 2023 12:59:30 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=63073 Tra i padri riconosciuti del jazz pochi hanno saputo vivere più intensamente le diverse stagioni del proprio tempo, rinnovandosi nella propria espressione artistica più e più volte, creando, di volta in volta, delle vere e proprie nuove scuole di pensiero, capaci di essere ancor oggi attuali, come seppe fare Miles Davis. Ancor oggi, infatti, attenti […]

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BRIGHT MAGUS
Jungle Corner
IRMA Records
2023

Tra i padri riconosciuti del jazz pochi hanno saputo vivere più intensamente le diverse stagioni del proprio tempo, rinnovandosi nella propria espressione artistica più e più volte, creando, di volta in volta, delle vere e proprie nuove scuole di pensiero, capaci di essere ancor oggi attuali, come seppe fare Miles Davis.

Ancor oggi, infatti, attenti studiosi, ricercatori e cultori degli insegnamenti del grande trombettista americano continuano a coltivare ed a scoprire nuovi percorsi espressivi prendendo spunto dalle tracce lasciate dei lavori scaturiti dalla sua inesauribile fantasia.

E’ stato proprio così che il bassista Giovanni Calella e il batterista Leziero Rescigno hanno partorito l’idea della nuova formazione “ad hoc”, creata proprio all’insegna della stima e della passione comune per il grande Miles, chiamata Bright Magus.

Già qui è fin troppo chiaro il riferimento a Dark Magus, il doppio album live “elettrico” che  Davis registrò alla Carnegie Hall di New York nel 1974, contraddistinto da uno stile fusion, un jazz rock con ampio uso di improvvisazione e di strumenti elettrici, proprio come Calella e Rescigno stavano immaginando di fare in questo nuovo progetto, dal titolo Jungle Corner, anche in considerazione della spinta ritmica che intendevano dare al lavoro, proponendo composizioni nuove ma dichiaratamente ispirate.

Ma un bassista ed un percussionista non avrebbero potuto mai realizzare da soli l’idea di riproporre le atmosfere magiche dei famosi quintetti di Miles, c’era bisogno di trovare dei collaboratori, oltre che tecnicamente ed artisticamente validissimi, all’altezza di confrontarsi con lo stile del grandissimo trombettista nonché conoscitori ferrati dell’argomento, uniti dal collante della passione.

La scelta è quindi caduta sul trombettista Gianni Sansone, il quintetto si è poi completato con Alberto Turra alla chitarra elettrica e Mauro Tre alle tastiere, tutti appassionati conoscitori – è il caso di dire “innamorati” – del mondo artistico di Davis, con l’adeguata levatura artistica e “culturale” che permettesse di omaggiarne l’arte e di rievocarne lo spirito artistico immedesimandosi pienamente della sua idea comunicativa.

Il brano di apertura – l’unico non originale ma che dichiara fin da subito le intenzioni del progetto – è Selim/Miles, che ri-propone il brano di Davis riletto con lo sguardo e la sensibilità, direi l’affetto, del quintetto nel suo insieme; altra caratteristica dell’album è, infatti, quella di essere stato registrato completamente in “live”, dopo un breve periodo di prove per affinare l’interplay, lasciando a ciascuno i propri spazi di autonomia e di improvvisazione.

Seguono altri cinque brani del tutto originali, dove alla composizione si alternano i componenti del gruppo variamente combinati tra loro, unica presenza costante quella di Mauro Tre, un musicista di grande pregio e valore, a mio avviso troppo spesso sottovalutato e trascurato. Da sottolineare particolarmente l’ottima prestazione del trombettista Gianni Sansone che riesce a far rivivere le emozioni del soffio di Miles, i perfetti contrappunti della chitarra distorta di Turra e la pressante base ritmica di Rescigno e Calella che, evocando mistero ed emozioni psichedeliche, ben rappresentano l’atmosfera tribale e ancestrale che da il titolo al lavoro.

Esperimento, dunque, molto ben riuscito, direi perfino sorprendente.

 

Genere: Electronic, Progressive, Funk, Rock & Latin Jazz

Musicisti:

Mauro Tre, Rhodes Piano, Organ
Alberto Turra,  Electric Guitar
Gianni Sansone,  Trumpet, Percussions
Giovanni Calella,  Electric Basso, MS20 Moog
Leziero Rescigno,  Drums, Percussions
Special Guest:
Enrico Gabrielli, flute & clarinet

Tracklist:

01. Selim/Miles
02. Jungle Corner
03. Interlude
04. Lullaby For My Father
05. A-Way
06. Long Legs

Link:

IRMA Records

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Bright Magus: “Long Legs” è il singolo d’esordio https://www.soundcontest.com/bright-magus-long-legs-e-il-singolo-desordio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bright-magus-long-legs-e-il-singolo-desordio Sat, 19 Aug 2023 16:01:07 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=61800 Dal 18 agosto 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Long Legs”, il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”. “Long Legs” è una sorta di marcia parossistica, e l’ispirazione davisiana è riferita ad un Miles più recente, quello di “You’re under arrest”, riportata […]

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Dal 18 agosto 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Long Legs”, il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”.

“Long Legs” è una sorta di marcia parossistica, e l’ispirazione davisiana è riferita ad un Miles più recente, quello di “You’re under arrest”, riportata però alle ritmiche ossessive di Dark Magus che si stemperano in un half-tempo più dove il parossismo si fa più drammatico e affidato alle successioni cromatiche degli accordi.

I Bright Magus hanno scelto di presentare il primo singolo del loro progetto il 18 agosto perchè proprio il 18 agosto 1969 Miles Davis terminava le registrazioni del celebre album “Bitches Brew”.

“Jungle Corner”, in uscita in autunno, è un album in cui jazz, funk, rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.

Il disco contiene 6 brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.

L’ispirazione al lavoro di figure come Teo Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell’album.

LINE UP:

Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo

Alberto Turra: Chitarra Elettrica

Gianni Sansone: Tromba, Percussioni

Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20

Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni

Biografia

Bright Magus è un quintetto strumentale che nasce sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di Miles Davis:

Giovanni Calella e Leziero Rescigno condividono da sempre una passione viscerale e magica per Miles. Spesso hanno immaginato di concepire musica ispirata al suo periodo più eclettico e psichedelico, quello delle registrazioni per la Columbia dal 1969 al 1972.

Album come “In a Silent Way”, “Bitches Brew”, “A tribute to Jack Johnson”, “On the corner”, “Big Fun” li hanno fatti immergere in uno degli esperimenti più affascinanti che Davis abbia generato nella sua lunga e prolifica carriera. Parliamo di musica difficilmente inquadrabile in un genere, in questi capolavori si respira la contemporaneità di quel periodo storico, si ridefiniscono i confini tra le contaminazioni, si allarga lo spettro visibile in un sound multicolore. Jazz elettrico, Funk, Psichedelia, Rock, Afrobeat, Ambient, trascinano in qualcosa di assolutamente inedito, misterioso e a volte furioso.

Appena un anno fa Giovanni e Leziero si sono fatti coraggio e hanno dato il via al reclutamento dei musicisti che dovevano avere la giusta attitude e conoscenza. Il chitarrista Alberto Turra è stato il primo ad essere interessato al progetto, poi sono arrivati Mauro Tre Pianista/Tastierista e Gianni Sansone alla Tromba. Tutti sedotti da Miles e innamorati di quel periodo magico. Dopo alcune session di improvvisazione radicale, i cinque musicisti si sono resi conto che certe suggestioni sonore sono arrivate senza particolari difficoltà, tutti conoscevano la materia prima e si sono divertiti a rimescolarla liberamente, mantenendo intatte le loro personali caratteristiche espressive e creative. Prima di realizzare il primo album “Jungle Corner”, la band ha fatto qualche live per amalgamare l’insieme delle idee venute fuori durante le impro registrate da Tullio Treffiletti nell’home studio del trombettista (poi battezzato Selim Studio). Il pubblico ha reagito benissimo ed è stato un segnale per capire che stavano andando nella giusta direzione. Qualche mese dopo presso l’Isola Studio nello spazio di Manuel Agnelli e con l’aiuto del bravissimo Guido Andreani, i Bright Magus hanno registrato in tre giorni di presa diretta tutto il materiale che nel frattempo si era arricchito di temi melodici più strutturati e stesure meno casuali. In questo è stato molto importante l’apporto di Mauro. La finalizzazione dell’album è stata poi gestita da Giovanni Calella e Leziero Rescigno nel loro piccolo “Diabolicus Studio” dove hanno curato editing, post produzione, mixing.

“Long legs” è il primo singolo dei Bright Magus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 18 agosto 2023 e che anticipa l’uscita dell’album d’esordio “Jungle Corner” prevista per il 27 ottobre 2023 in digitale e in formato fisico (cd e vinile).

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Alberto Turra, già con Roy Paci “Corleone”, Pierpaolo Capovilla, Shanir Blumenkranz, Kenny Grohowski, Brian Marsella, TAAN, Papa Legba Is Our Sensei, Sonata Island Kommandoh, Sarah Stride e molti altri, è uno dei chitarristi elettrici più vigorosi e poliedrici del panorama italiano e internazionale; si distingue nell’infondere grande intensità a un singolare virtuosismo, i quali uniti a una forte vocazione melodica (nonché avant) restituiscono una rara capacità espressiva.

Pubblica ad oggi nove album a suo nome (molti altri quelli in partecipazione) e nel corso degli anni è presente in alcuni tra i più autorevoli jazz festival tipo l’International Jazz Festival Saalfelden (Austria), Victoria Gasteiz Jazz festival (Paesi Baschi), Torino Jazz Festival, JazzMi Milano Jazz festival, Udine Jazz, Roma Jazz Festival, Chant Record Launch Festival (New York).

Leziero Rescigno è un musicista, produttore, compositore. Batterista dei La Crus dal 1999 e fondatore degli Amor Fou con A.Raina, C.Malfatti e L.S.Lagash, ha collaborato anche con Sye Medway Smith (HOWIE B, Bjork, Depeche Mode), Mauro Ermanno Giovanardi, The Dining Rooms, Syria, Sinfonico Honolulu, Mara Redeghieri (USTMAMO’), Kalweit & The Spokes, Dj Panday feat Frankie Hi-Energie / Esa, Cesare Malfatti, Mercuri, Violante Placido, Alessandro Grazian, Francesca Lago, Iacampo, Lele Battista, Fabio Cinti, Francesco Di Bella (24 Grana), Colapesce, Gianluca De Rubertis (Il Genio), I’m Not A Blonde, Rachele Bastreghi (Baustelle), Edda. Nei vari tour dei La Crus ha condiviso il palco suonando con Nada, Manuel Agnelli, Cristiano Godano, Cristina Donà, Raiss (Almamegretta), Alan Sorrenti, Samuele Bersani, Riccardo Tesi, Gino Paoli, Carmen Consoli. Per Mauro Ermanno Giovanardi ha prodotto con Roberto Vernetti il brano “IO CONFESSO” presente nell’edizione 2011 del Festival di Sanremo, e prodotto “Il mio stile” premiato con la Targa Tenco 2015 per il Miglior Album Italiano.

Gianni Sansone è un musicista, didatta e musicoterapeuta. Ha collaborato come trombettista con diverse formazioni sia in studio che live: Casinô Royale, La Crus, The Dining Rooms, Artchipel Orchestra, Elisa.

Giovanni Calella è un musicista, produttore e sound design. Tra i vari progetti a sua firma ci sono: Adam Carpet, Kalweit & the Spokes, Gentle eyes in the Gloom, Korinami, Coffee & Cigarettes.. Come produttore e musicista firma diversi dischi e collaborazioni tra cui: Micol Martinez, Alessandra Contini (Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours), Guignol, Julitha Ryan, Barbara Cavaleri, Frankie Hi Nrg, Esa, Dave Muldoon, Francesco Di Bella (24 Grana). Col progetto Korinami invece esplora il suono più elettronico spaziando dalla minimal techno all ambient e all’elettronica. Ha pubblicato per etichette straniere e ha all’attivo una dozzina di ep e svariati remix. Si occupa inoltre di Sound Design per grandi conferenze e per installazioni.

Mauro Tre è un pianista, compositore e polistrumentista salentino. Riceve i primi rudimenti della tecnica pianistica all’età di 9 anni, interrompendo già due anni dopo la frequentazione di maestri. Prosegue la formazione da autodidatta e entrando a fare parte di alcune band rock locali.

Il precoce ascolto e la fascinazione per il jazz e sopratutto il free jazz sono alla base delle prime esperienze e sperimentazioni, con pianoforte, tastiere, nastri magnetici ed effetti. Successivamente attraversa varie forme di espressione musicale, dal rock alla musica popolare, dal jazz alla musica sperimentale, dalla musica balcanica al repertorio bandistico fino alla musica contemporanea, mantenendo fede sempre ad una cifra originaria orientata al free jazz. Sempre trasversale e poco incline a scorciatoie commerciali o alla ricerca del successo è da sempre, con discrezione, riferimento e personaggio autorevole nella scena musicale salentina.

Nel corso degli anni ha suonato con: Massimo Urbani, Fabrizio Bosso, Billy Cobham, Terry Riley, Helmar Heinz, Nicola Conte, Rosalia de Souza, Michael Rosen, Eddy Palermo, Albano e Romina Power, Elodie, e altri.

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ALDO BAGNONI | The Connection https://www.soundcontest.com/aldo-bagnoni-the-connection/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=aldo-bagnoni-the-connection Fri, 20 Nov 2020 17:15:36 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=46840 In tempi di isolamento forzato, come quelli che le circostanze impongono ultimamente a noi tutti, più si apprezza e si riconosce l’importanza della “connessione”. Importanza, quest’ultima, che non poteva sfuggire ad un attento osservatore dei costumi e degli aspetti umanistici e culturali come Aldo Bagnoni, cultore di lettere e filosofia oltre che batterista e compositore […]

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In tempi di isolamento forzato, come quelli che le circostanze impongono ultimamente a noi tutti, più si apprezza e si riconosce l’importanza della “connessione”.

Importanza, quest’ultima, che non poteva sfuggire ad un attento osservatore dei costumi e degli aspetti umanistici e culturali come Aldo Bagnoni, cultore di lettere e filosofia oltre che batterista e compositore barese, promotore di diverse iniziative culturali e direttore artistico di manifestazioni in ambito jazzistico.

Uno degli aspetti dell’”interconnessione” tra persone, tra artisti – quello che in ambito musicale è noto come “interplay” – è appunto ”l’affiatamento”, la capacità di produrre un brano o di interpretare una composizione con l’intesa “non verbale”, con una sorta di linguaggio comunicativo iper-sensoriale, particolarmente utile, se non addirittura imprescindibile, nell’improvvisazione jazzistica.

Ecco quindi come la scelta di Bagnoni, per realizzare questo album in cui esordisce nella veste di band leader, quasi tutto formato da sue composizioni originali, non poteva non cadere su un gruppo di raffinatissimi musicisti, suoi compagni di viaggio di vecchia data, che aveva già esordito nel 2019 al Festival di Roccella Ionica; Mauro Tre, pianista jazz e compositore con cui condivido la passione per Bill Evans e Michel Petrucciani, Emanuele Coluccia ai sassofoni e Giampaolo Laurentaci al contrabbasso. Tutti e tre affondano le radici in Salento, fanno quindi parte di quella fucina di talenti artistici che è la terra di Puglia, ma allungano ciascuno i propri rami verso esperienze variegate, chi in Europa chi verso gli States. Il progetto ha riscosso subito grande attenzione e gradimento negli ambienti musicali e, quasi miracolosamente dati i tempi, tra un lockdown e l’altro, è riuscito rapidamente ad approdare, lo scorso 15 ottobre, all’AlexanderPlatz Jazz Club di Roma per un evento live.

Il disco, di ascolto piacevole e vario, è frutto di una lunga e accurata ricerca di Bagnoni sul lavoro di composizione; moderno e contemporaneo esplora stili diversi, dal tango all’etnico, dal jazz melodico  all’atonale.

Nella tessitura di Bagnoni ogni elemento ha un suo perché; This Is My Place è dedicato ai musicisti suoi accompagnatori per il fattivo contributo dato alla buona riuscita del progetto, Heart On A Mountain, un brano particolarmente struggente dedicato alla moglie MariaPia; Oral Culture è per celebrare proprio il sapere “non scritto”, proprio quella trasmissione della cultura e dell’espressione musicale che ha caratterizzato i primordi del jazz;  Lipompo’s Just Arrived, rivisitazione di un brano popolare, è l’omaggio ai paesaggi e agli abitanti della Basilicata ma anche al grande contrabbassista Bruno Tommaso; The Dolmen And The Sea è dedicato alle bellezze di terra e di mare come alla durezza della sua terra madre Puglia. E così via, l’intero progetto The Connection è dedicato al concetto allargato di “connessione”, alla  trasmissione di sentimenti ed esperienze, all’importanza dello scambio, della comunicazione e della riduzione, fino all’annullamento, delle distanze anche attraverso lo strumento della musica.

Musicisti:

Aldo Bagnoni – Drums, Voce recitante su track 10
Emanuele Coluccia – Sax Tenore e Soprano, Piano su track  10
Mauro Tre –  Piano, Fender Rhodes, Synth
Giampaolo Laurentaci –  Contrabbasso

Track List:

01. Clarabella
02. Cappello Eolico
03. This Is My Place
04. Eternal Returns
05. The Dolmen And The Sea
06. Heart On A Mountain
07. Oral Culture
08. Lipompo’s Just Arrived
09. What Was I Looking For
10. Clarabella (Epilogo)

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